La Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto una perizia collegiale per accertare la morte di un operaio edile ispicese di 58 anni avvenuta il 12 agosto. L’uomo era rimasto vittima di un incidente sul lavoro nel febbraio scorso. I medici dell’ospedale di Modica (nella foto) lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni per fratture alle vertebre. Il pm ha aperto un fascicolo per lesioni colpose.
La situazione successivamente si è aggravata ed è stato trasferito a Vittoria per trombosi ed emorragia cerebrale. Quindi, è stato trasportato a Palermo dove, dopo un intervento chirurgico, si era ripreso, poi la ricaduta e il trasferimento in un centro di riabilitazione di Messina dove è morto prima di Ferragosto.
A rivolgersi al pm titolare del fascicolo, Ottavia Polipo, i legali della moglie e le figlie della vittima, gli avvocati Giovanni Bruno ed Antonino Puglisi. Il magistrato ha disposto l’autopsia “avvisando” come atto dovuto, trattandosi di atto irripetibile, il titolare della ditta edile, un ispicese di 45 anni, indagato per omicidio colposo e il figlio di 19 anni iscritto nel registro degli indagati per il reato ipotizzato di favoreggiamento personale. I due sono difesi dagli avvocati Pietro Rustico e Salvatore Rustico. L’incarico collegiale affidato dal gip del Tribunale di Ragusa alle dottoresse Maria Berlich e Maria Marino nell’ambito dell’incidente probatorio chiesto dalla Procura.