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Incendi, Chiaramonte fa la conta dopo il disastro

Di Raffaele Ragusa |

Altri due focolai in contrada Cassarello e zona Santa Margherita sono stati spenti ieri mattina. I danni non sono per il momento quantificabili perché le fiamme alimentate dal potente vento di scirocco e dalle alte temperature hanno devastato più della metà del polmone verde del paese montano.

I privati hanno sofferto danni ingentissimi con tre aziende zootecniche bruciate e alcune abitazioni distrutte. Intanto a Chiaramonte si è messa in moto la macchina della solidarietà, infatti, il presidente della sezione Coldiretti di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Giaquinta, ieri mattina alle prime luci dell’alba, a nome di tutti gli agricoltori del paese montano ha consegnato il fieno regalato dagli agricoltori di Agrigento che erano partiti sabato appena appreso della tragedia a Chiaramonte. Il fieno è stato consegnato a Giovanni Tumino proprietario di una delle aziende più colpite dall’incendio che ha devastato una delle aree più belle della Sicilia. Il territorio in queste ore è stato controllato da tutti gli uomini del soccorso.

Ieri mattina il sindaco, Sebastiano Gurrieri, insieme al consigliere comunale Giancarlo Gurrieri è andato a far visita alle persone che hanno subito maggiormente dei danni e sono stati felici di aver potuto parlare con il sindaco. “La prima azienda che ho visitato è stata quella della famiglia Cascone ed ho potuto constatare che solo di formaggi c’è stato un danno di 50 mila euro, più i vitelli carbonizzati, i danni nel capannone e negli approvvigionamenti di fieno. Attraverso una prima stima sommaria fatta da alcuni tecnici si può dire che l’azienda Cascone ha avuto un danno superiore a 250 mila euro. – dice Sebastiano Gurrieri – Sono stato anche nell’azienda di Tumino Salvatore e Giovanni e qui i danni sono il doppio rispetto a quelli di Cascone, da poco avevano fatto una sala mungitrice di primissimo livello che è andata distrutta completamente. Animali morti e circa trenta capi traumatizzati che hanno smesso di mangiare. Nella terza azienda agricola di Brucaletta c’erano ancora i Vigili del fuoco che spegnevano il fienile e la concimaia. Anche qui animali e fieno bruciati e danni per 200 mila euro. Sono stato pure a trovare la famiglia Lucifora: qui il disastro è totale. Vivevano in questa abitazione e non hanno potuto salvare nulla. Nei prossimi giorni continuerò a fare il giro in altre aziende. È chiaro che tutte queste persone nell’arco di 24 ore mi forniranno una sommaria relazione con i loro tecnici di fiducia per quantificare con più precisione i danni totali”.

Nella giornata di oggi saranno riattivate le linee telefoniche così da non essere più isolati ed avare la rete internet fruibile. Domani il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, incontrerà insieme al dirigente della Protezione civile, Foti, i sindaci delle due città colpite da questo devastante incendio, Chiaramonte e Patti, al fine di avviare insieme provvedimenti finalizzati a garantire gli aiuti necessari alle aziende ed ai territori, colpiti dal fuoco in questi giorni. Il presidente della Regione si è detto vicino a tutti i cittadini colpiti dal dramma incendio. A quanto sembra il governo della Regione sin da oggi potrebbe dichiarare lo stato di calamità per i territori colpiti dagli incendi.

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