I Minuetto, comunque, questione di giorni o settimane, arriveranno sul serio. Il ritardo sarebbe dovuto a questioni logistiche, poichè non si sono ancora conclusi i lavori finanziati per 35 milioni di euro sulla tratta Canicattì-Comiso. Appena quella tratta sarà riaperta avremo i nostri Minuetto. C’è da dire, però, che non si tratta di 3 coppie di treni, come annunciato da Trenitalia, bensì di due coppie e mezzo. “In pratica due coppie partono da Palermo e ripartono da Ragusa, mentre un treno fa solo andata – sottolinea Gurrieri – e questo ci stupisce, perché non è stato previsto il collegamento mattutino da Palermo, che noi ferrovieri della Cub e pendolari chiedevamo con forza”. Il primo treno da Palermo parte alle 13.38 e arriva alle 17.58 a Ragusa. E’ un collegamento che non soddisfa né turisti né pendolari o studenti che hanno bisogno di giungere nel capoluogo ibleo nelle ore diurne. “Chiediamo a Trenitalia di rivedere questa inspiegabile scelta – aggiunge Gurrieri – e di inserire un collegamento che parta alle 6 da Palermo esattamente come il collegamento che parte da Ragusa per Palermo, alle 6.06”.
E al Nord ballano il Jazz. r.s.) I Minuetto sono stati costruiti dieci anni fa. Non sono le Rolls Royce dei treni, ma per quello siamo abituati a vedere circolare sulla tratta locale, per noi è come se lo fossero. Il tipo di treni che viaggia sulle nostre rotaie sono le vecchie littorine che non hanno grande ripresa, come dicono in gergo i ferrovieri ragusani, i nostri vecchi mezzi “perdono colpi”. I Minuetto sono invece littorine moderne, anche se hanno già compiuto dieci anni, e quindi al Nord sono già vecchie, e in altre province della Sicilia sono stati rimpiazzati dai Jazz, treni più veloci. I Minuetto hanno una buona ripresa, riescono a viaggiare sulle tratte più difficili e quindi potranno affrontare il nuovo percorso Canicattì-Comiso. Ragusa, grazie a loro, riacquisterà un po’ di dignità ferroviaria riuscendo finalmente ad offrire un collegamento che arriva a Palermo in 4 ore e non in sette ore come accade adesso. E magari fra altri dieci anni, quando per altre province siciliane i Jazz diventeranno obsoleti e li rimpiazzeranno con treni più nuovi e veloci, potremo festeggiare l’arrivo dei Jazz, e dire addio ai romantici, ma più lenti, valzer dei Minuetti