“Il trenino barocco non chiuderà”

Di Redazione / 02 Novembre 2023

Molte le preoccupazioni suscitate e molti i messaggi. Tutto tranquillo, in realtà. Nessuna sospensione prevista. Si vuole solo andare oltre il format del Barocco e verso il Grand Tour per rendere più competitive le città e le politiche culturali. Stiamo parlando del trenino barocco. Era stato annunciato il fine corsa per dicembre del 2025. In realtà non è così.

Il fondatore del progetto, Roberto Allegrezza, chiarisce: “Trenino Barocco è un progetto di comprovata esperienza e riconosciuto dal mondo del turismo ma lo scenario è cambiato e la Cultura deve prendere più spazio rispetto al turismo e mettere la Comunità al centro. Trenino Barocco vuole affrontare le nuove sfide ed immaginare un nuovo mezzo di trasporto (oltre il Trenino Barocco infatti) per la cultura e con il mondo della cultura, degli eventi e dell’ospitalità, essere uno strumento di promozione e conoscenza delle Città. Immaginiamo che nelle città del Nord Italia si parli di Ragusa, Modica, ecc”.

Cosa cambierà con il 2026

“Dalla stagione turistica 2026 dunque – continua ancora Allegrezza – si dovrà andare oltre il format praticato sino ad oggi e la collaborazione con le Amministrazioni e gli attori culturali è alla base di questo processo”. Roberto Allegrezza chiarisce ancora: “Trenino Barocco è un progetto di successo, riconosciuto ed apprezzato nel mondo del turismo ma proprio per questo adesso si deve andare oltre lasciando anche spazio ai giovani che vogliono scommettersi nel mondo dei trasporti culturali e replicare nel territorio nazionale le esperienze avviate e quelle che andremo mettere in campo”.

“Città barocche e non solo dunque – sottolinea – perché il Grand Tour è un viaggio di conoscenza anche delle aree classiche tra gli insediamenti archeologici romani e greci nelle città della Sicilia e d’Italia. Dunque, un nuovo mezzo arricchito di comfort e tecnologia che rappresenti le Città e la sua gente, i racconti ed i fatti storici, le abitudini, la storia nel suo complesso. Parlare di Barocco è diventato riduttivo e troppo limitativo. Nuovi programmi che andremo a definire ascoltando gli attori e parlando di trasporti culturali, di accoglienza e di estetica innovativa dei mezzi con servizi aggiuntivi, applicazioni, comfort. In questi anni di esperienza abbiamo raccolto tante indicazioni ed osservato la schizofrenia di un turismo troppo veloce. Trenino Barocco vuole cambiare format proprio per questo ed in due anni lanciare un nuovo progetto pilota partendo dai luoghi simbolo dove il Trenino Turistico è diventato Trenino Barocco ma adesso deve saper cambiare di nuovo anche verso altre aree d’interesse perché le Città Barocche sono prima Comunità di persone e non sono turismo barocco. Andiamo avanti con coraggio tutti assieme per alzare il livello. Come previsto dalla Candidatura Unesco del Grand Tour si terranno una serie di incontri sia nazionali che locali con il mondo della cultura e l’esperienza Trenino Barocco intende essere partner”.

“Ci sarà necessità di un programma unitario – conclude – nuove norme a sostegno dei sistemi culturali locali in rete nazionale e concentrare i finanziamenti per proposte innovative tra pubblico e privato. Un esempio: più soggetti pubblici ed imprese culturali e turistiche si coinvolgono maggiore sarà il punteggio per accedere ai fondi. Assieme agli attori della politica nazionale che riesce a guardare al futuro, mi impegno a scrivere nuove direttive per la mobilità culturale, diversa da quella turistica”.

Pubblicato da:
Giorgio Liuzzo