Ragusa
Giusy Pepi torna a Vittoria e il marito la denuncia per abbandono di minori
VITTORIA – Giusy Pepi è arrivata questo pomeriggio in questura a Ragusa dove ha potuto riabbracciare i suoi 5 figli. La donna fino a tarda sera era ancora negli uffici di polizia coi bambini, dove gli investigatori stanno cercando di ricostruire le fasi della sua scomparsa, avvenuta il 15 ottobre scorso a Vittoria. Fuori dalla questura c’era il marito, Davide Avola, che ha presentato una denuncia contro la moglie accusandola di abbandono di minori. L’avvocato Anastasia Licitra è stata incaricata dall’uomo di seguire la vicenda.
«Il ritrovamento di Giusy è una bella notizia per tutti noi – ha detto il legale – Questa vicenda ha ancora dei contorni poco chiari, che solo la donna potrà chiarire. Dalle sue parole, potremo sapere se lei è andata via volontariamente, o è stata, in qualche modo, costretta. In questa vicenda, comunque, cercheremo di affrontare tutto con serenità e decisione, ma con lo sguardo rivolto, prima di tutto, all’interesse dei figli. I figli, di cui quattro minorenni e uno appena maggiorenne, sono coloro che più soffrono in questa situazione e noi dobbiamo tutelare soprattutto loro».
Giusy Pepi era stata individuata a Palermo da testimoni che si erano rivolti alle trasmissioni Tv «Chi l’ha visto» e Pomeriggio Cinque». La donna andava a mangiare alla Caritas. Il pm di Ragusa Giulia Bisello ha interrogato Giuseppina Pepi sulle ragioni del suo allontanamento da casa, ma non sono trapelate le cause per cui si continuano fare ipotesi su questa storia che visto il marito diventare uno dei volti più popolari della televisione pubblica e anche privata: in questo mese infatti si è assistito a una gara fra giornalisti per averlo prima della concorrenza. Da “Chi l’ha visto” (Federica Sciarelli è stata la prima a lanciare la notizia della scomparsa nella sua popolare trasmissione) alla “Vita in diretta” a “Pomeriggio 5”, ai “Fatti vostri” (tralasciamo le tv private), Avola ha rilasciato interviste a tutti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA