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Giarratana, la notte in cui fu uccisa Rosalba Dell’Albani

Oggi in chiesa Madre una messa in suffragio ricorrendo l'anniversario dall'omicidio. Il 22 la prima udienza del processo che vede imputato il cognato

Di Redazione |

E’ già passato un anno da quella maledetta notte. Erano le primissime ore del mattino del 4 marzo, ancora buio, quando il cognato decise di percorrere la rampa di scale dal secondo piano sino al piano in cui stava la 51enne Rosalba Dell’Albani che stava accudendo, come faceva sempre, la madre. Mariano Barresi decise di toglierle la vita in maniera atroce, utilizzando un coltello, uccidendola mentre la donna stava dormendo e quindi era impossibilitata a difendersi.

Oggi la comunità di Giarratana ricorderà Rosalba. L’episodio accadde in via Andrea Costa. Nel pomeriggio, alle 18, si terrà una messa in suffragio in chiesa Madre, nello stesso posto dove, qualche giorno da quel tragico episodio, si tennero i partecipati funerali della donna.

A che punto è la vicenda giudiziaria? La prima udienza è stata fissata per il 22 marzo. Davanti al gup del Tribunale di Ragusa, che ha disposto il rinvio a giudizio, si sono costituite le parti civili, ovvero il marito ed i tre figli della vittima con gli avvocati Gianluca Nobile e Mariachiara Mollica. Le parti civili hanno chiesto ed ottenuto il sequestro conservativo del conto corrente, dei beni mobili ed immobili e dei crediti   di Barresi, nei limiti della pignorabilità, a garanzia del pagamento del risarcimento dei danni.

L’avvocato difensore dell’imputato Sergio Crisanti si è opposto perché a suo parere è infondato e prematuro, il pubblico ministero Gaetano Scollo si è rimesso al giudice. La difesa chiederà la perizia psichiatrica come già fatto davanti al gip ed al gup che l’hanno rigettata. Per l’avvocato Crisanti la perizia trova fondamento nelle intercettazioni (dove i familiari si rimproverano di aver sottovalutato il malessere evidentissimo) e nelle testimonianze di tutti i testi che ne erano a conoscenza. Il pensionato è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dagli abbietti e futili motivi, dalla crudeltà, e dall’avere commesso il delitto in circostanze tali da ostacolare la privata difesa. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA