DONNALUCATA (RAGUSA) – Il traguardo che ha tagliato oggi Fabrizio Stevanato non è solo quello della maratonina Riviera di Ponente, ma quello della guarigione. «La mia storia inizia il 27 aprile 2017 quando sono stato operato per un tumore al pancreas all’istituto del pancreas di Verona e lì è cominciato il mio percorso per sconfiggere la malattia – racconta Fabrizio Stevanato -. Dopo una serie di complicanze e due mesi di degenza, sono riuscito a venirne fuori». Ma per il quarantaquattrenne originario di Spinea, da anni residente a Noale (Venezia), quello era solo l’inizio di un’avventura che lo porterà a correre la maratona di Venezia il 28 ottobre.
«Tutto è cominciato con il consiglio medico di una moderata attività fisica, ma con il “moderato” io non ci vado d’accordo e quindi è partita questa sfida con il mio chirurgo». Non è stato semplice, Stevanato dopo l’operazione era molto debole, faticava a camminare mentre ora è arrivato a fare sei allenamenti a settimana. «A un certo punto abbiamo deciso che ci doveva essere una tappa di inizio, e per ragioni affettive ho scelto la maratonina del Ponente perché a Donnalucata ho sempre trascorso le mie vacanze, fin da bambino. Ovviamente non si trattava semplicemente di riprendere a fare sport, volevamo dare un segnale di speranza a chi si ammala e teme che la sua vita sia cambiata per sempre ma anche trovare finanziamenti per cambiare i pc dell’Istituto del pancreas di Verona, in cui sono stato operato».
Da qui è nata l’iniziativa benefica «Corri in muso al cancro», una raccolta fondi grazie agli sponsor. Il primo appuntamento con la mezza maratona, pettorale 835, è andato bene, prossimo appuntamento Venezia, con i suoi oltre 42,195 km.