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Disperato per i debiti, imprenditore agricolo si toglie la vita a Vittoria

Di Redazione |

VITTORIA – Si è impiccato all’interno del deposito degli attrezzi agricoli della sua azienda in contrada Anguilla, nelle campagne del Vittoriese. Giovanni Viola, 31 anni, padre di un bambino di 2 anni, conduceva l’azienda agricola familiare insieme al padre Giuseppe di 60 anni e la fallimentare stagione agraria non lo lasciava tranquillo perché difficilmente avrebbe potuto ripianato i debiti. Il padre gli avrebbe prospettato di vendere l’azienda e di andare a lavorare come bracciante giornaliero presso altre aziende per saldare le esposizioni. Una prospettiva che all’imprenditore non piaceva e che lo avrebbe reso molto vulnerabile sul piano psicologico.

Negli ultimi giorni il giovane agricoltore, che era molto depresso, era in cura presso il locale Dipartimento di Salute Mentale. Ieri pomeriggio si è allontanato da casa dicendo al padre che andava a lavare la sua auto, si è recato invece in campagna dove ha messo in atto il suo proposito di togliersi la vita. Angelo Giacchi, portavoce del Comitato Anticrisi Agricoltura, ha parlato col padre di Giovanni Viola: «Mi ha detto che suo figlio non accettava l’idea di andare a lavorare come giornaliero presso altre aziende. Il fatto di vendere la terra era diventato un suo chiodo fisso. Non era riuscito a farsene una ragione, il fatto che non stava molto bene ha complicato il quadro».

Il sindaco di Vittoria Giovanni Moscato ha proclamato il lutto cittadino per domani per la morte di Giovanni Viola. Il giovane sarebbe stato colpito dal dramma che stava vivendo la sua famiglia: vendere la terra per ripianare i debiti. «In accordo con la famiglia Viola e nel pieno rispetto delle loro volontà – spiega il sindaco – abbiamo deciso insieme di proclamare per la giornata di domani il lutto cittadino. La comunità vittoriese non può che stringersi attorno alla famiglia di questo giovane dinanzi ad una tragedia del lavoro così grande e drammatica.

«Il suicidio dell’agricoltore di Vittoria, qualunque sia stata la causa scatenante, costituisce comunque una tragedia per la comunità e carica di ulteriore tensione un clima già abbastanza teso. Il governo regionale ha risposto subito al grido di allarme dei produttori orticoli e sta adoperandosi in tutte le direzioni, pur nell’aridità delle norme vigenti in materia di crisi di mercato. Alcune iniziative le abbiamo già previste nella Finanziaria che andrà in aula a giorni. Venerdi pomeriggio a Palermo insedierò il Tavolo anticrisi, con tutti i soggetti interessati, mentre a Roma non abbiamo ancora un governo col quale confrontarci. Ma i produttori debbono sapere che non li lasceremo soli. Questa battaglia si vince o si perde assieme». Lo dice, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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