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Il caso

Da Scicli a Lecce per seguire il santone Kadir, ma per i familiari di Marica è allarme: «E’ stata plagiata»

Della giovane siciliana e del suo rapporto con il guru pugliese si stanno occupando diverse trasmissioni televisive

Di Emanuela Burrafato |

C’è un vuoto normativo, in relazione al reato di plagio, con riferimento ai nuovi guru e alle numerose sette pseudoreligiose presenti da anni su internet. Ma soprattutto c’è un grande vuoto spirituale, nella società materiale dell’apparire, che troppo facilmente spinge le persone più fragili verso situazioni di grande pericolo, per la vita propria e altrui. L’episodio grave più recente, quello di febbraio ad Altavilla Milicia, nel Palermitano, con il padre che ha sterminato tutta la sua famiglia, su “ispirazione” del proprio guru, un ex parrucchiere di Bari.

E succede ancora oggi, con il caso di Marica, trentenne sciclitana trasferitasi in Puglia, per seguire un santone di Lecce. La donna è andata a Miggiano per stare più vicina al suo mentore, un nullafacente con un passato da malato psichiatrico. Lo schema, purtroppo si ripete: una malattia cronica fatta di sofferenze quotidiane, o un male acuto che sconvolge la vita definitivamente, la disperazione, e poi le parole toccanti di uno pseudoreligioso, figura sacra, che promette guarigione e vita eterna, e quindi l’asservimento, mentale e fisico, alle parole di questa guida spirituale. Parole che tante volte spingono a comportamenti autolesionisti: digiuni e gesti contro il pudore, come nel caso di Marica, che ha vagato nuda per le vie di Sampieri prima e di Miggiano poi, e che, stando a quanto raccontato dai familiari su diversi programmi delle reti televisive nazionali, ha pure smesso di alimentarsi correttamente, allontanando anche gli affetti più cari. Comportamenti tipici, che, si spera senza arrivare al fatale epilogo di Altavilla, possono recare danni seri alla vita delle vittime.

Il titolo di “unto del Signore”, l’uso di parole tratte dal Vangelo, sacramenti impartiti con riti inventati, così il santone Kadir, un 40enne che vive di stenti, ha saputo condizionare Marica, giovane intelligente, brava lavoratrice, in un momento di debolezza. Fatti analoghi hanno riguardato in questi anni personaggi dello spettacolo e dello sport.Da qui l’appello dei familiari all’attenzione: stare in ascolto e sempre vicini a chi mostra segni di sofferenza, può essere il primo passo per evitare il peggio. Ieri il padre e il fratello sono intervenuti a “La Vita in diretta” su Rai Uno: «La nostra Marica è stata plagiata».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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