Modica (Ragusa) – I carabinieri di Modica, dopo l’autopsia eseguita ieri sul cadavere del cuoco Giuseppe Lucifora, di 58 anni, ritrovato morto nella sua abitazione di Modica, hanno confermato che si tratta di un omicidio. «Il decesso è avvenuto per asfissia indotta da azione violenta altrui», scrivono i militari. A questo punto la pista privilegiata è quella degli ambienti vicini al cuoco, personaggio noto in città, molto eclettico e istrionico. Non è esclusa la pista del delitto a sfondo sessuale.
L’autopsia è stata eseguita ieri sera dai consulenti incaricati dalla magistratura: Giuseppe Iuvara, medico legale di Ragusa e il collega catanese Pietro Zuccarello. Ad assistere alla consegna ufficiale dell’incarico, avvenuta ieri pomeriggio all’Ospedale Maggiore di Modica, dove è stato portato il corpo del povero Lucifora dopo il sequestro disposto dal Sostituto Procuratore Francesco Riccio, anche il legale della famiglia del 58enne deceduto, Ignazio Galfo, che al momento non ha nominato alcun consulente di parte affidandosi al lavoro della magistratura.
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Sul caso resta un fascicolo aperto per omicidio a carico di ignoti. Alcuni indizi farebbero pensare che dentro l’appartamento al terzo piano sia accaduto qualcosa, lo fa pensare anche il rilievo riportante il numero 1 con il colore giallo, pochi metri prima dell’ingresso principale della palazzina. Cosa hanno trovato lì gli inquirenti? C’erano tracce di sangue? Al momento si possono fare solo supposizioni, prima di conoscere l’esito completo dell’autopsia che potrà sicuramente dare ulteriori risposte. I consulenti avranno 60 giorni per consegnare la relazione alla Procura. In queste ore sono state vagliate anche le immagini della video sorveglianza nella zona. E poi c’è da risolvere ancora quell’enigma della chiave non trovata. Perché mai una persona si dovrebbe chiudere dentro la stanza da letto e nascondere la chiave? E ancora, il forte rumore di mobili sentito da una vicina tra le 12:30 e l’una di sabato. Racconti che non fanno altro che alimentare sospetti ed interrogativi. Che sabato notte ci fosse qualcosa di diverso dal solito lo ha raccontato anche un’altra vicina che ha parlato di un atteggiamento strano del suo cane che abbaiava in modo diverso: era insolitamente irrequieto. C’era qualcuno in casa con Lucifora sabato sera? Alcuni vicini raccontano poi anche degli uomini che recentemente frequentavano quella casa, volti spesso diversi e nuovi. Peppe era un buono, senza filtri, sempre allegro e conosciuto da tutti. Davvero qualcuno gli ha fatto del male? E se sì, perché? Misteri che solo gli inquirenti potranno chiarire.