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Crisi agricoltura, una delegazione ragusana di deluchiani alla manifestazione di Palermo

Buscemi: "Abbiamo fatto sentire la nostra voce. Il 22 mobilitazione a Roma"

Di Redazione |

“Abbiamo fatto sentire la voce anche della provincia di Ragusa. I nostri operatori agricoli non ce la fanno più. E’ opportuno ottenere delle risposte. Il prima possibile”. Così il rappresentante della lista De Luca per Ragusa – Sud Chiama Nord, Saverio Buscemi, che è anche consigliere comunale a palazzo dell’Aquila, il quale, assieme ad altri sessanta militanti e simpatizzanti deluchiani della provincia iblea, ha partecipato alla manifestazione tenutasi a Palermo, promossa dal leader Cateno De Luca.

“Il quale – sottolinea Buscemi – ha annunciato che il 22 febbraio, stavolta a Roma, ci sarà un’altra manifestazione per portare avanti le istanze del settore agricolo”. Erano presenti l’assessore del Comune di Ragusa, Andrea Distefano, per l’occasione con la fascia da sindaco, l’assessore del Comune di Vittoria, Cesare Campailla, la vicepresidente del Consiglio comunale di Vittoria, Rosetta Noto, e il consigliere comunale di Ispica, Paolo Monaca, oltre ai vari presidenti e componenti dei comitati presenti in ambito territoriale ibleo. “Le richieste che De Luca ha formalizzato, affiancato dal capogruppo del Pd Michele Catanzaro e dal leader del m5S in Sicilia Nuccio Di Paola – aggiunge Buscemi – sono molto semplici. In particolare, è stato chiesto un piano straordinario triennale per sostenere l’agricoltura, con l’obiettivo di ottenere fondi dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr, a fronte di proposte governative considerate inadeguate e dannose per il settore”. “L’obiettivo che Cateno De Luca si è posto con questa manifestazione – ancora Buscemi – è quello di difendere non solo il comparto ma il nostro futuro e la nostra salute. E, allo stesso tempo, si ribadisce che non sono accettabili manovre elettorali proprio a scapito dell’agricoltura di casa nostra. Da qui la richiesta di ottenere un piano anticiclico straordinario da dieci miliardi, finanziato attraverso le risorse del Pnrr. La nostra lotta è per difendere il settore, ma anche per difendere l’Italia e i suoi valori. La protesta di ieri ha rappresentato un momento di unità e solidarietà tra agricoltori, allevatori e cittadino. Non a caso, tutti sono stati uniti nel chiedere giustizia e dignità per il settore agricolo italiano”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA