La tradizione si è ripetuta, come ogni anno, aiutata da un tiepido sole novembrino, che ha permesso alla stragrande maggioranza dei ragusani di recarsi oggi nei tre cimiteri cittadini nel giorno dei defunti. Per portare un fiore, per rivolgere un pensiero o una preghiera a chi non c’è più. C’è da dire che, ormai da diversi anni a questa parte, la stragrande maggioranza delle persone preferisce visitare le tombe dei propri cari nei giorni immediatamente precedenti la ricorrenza.
Dunque quella di oggi non è più una giornata in cui si registra un afflusso particolarmente intenso di visitatori. Questa mattina, come di consueto, le celebrazioni a Marina di Ragusa, a Ragusa Ibla sia a Ragusa centro. Qui il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, insieme al prefetto Giuseppe Ranieri, al questore Vincenzo Trombadore, e agli altri rappresentanti istituzionali, hanno partecipato alla funzione officiata dal vescovo della Diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa. Il corteo ha quindi onorato la tomba dell’ammiraglio Scrofani, quella dell’associazione nazionale Polizia di Stato, dell’associazione nazionale Carabinieri, ed a seguire il sacrario militare e l’ossario comunale.
Cerimonie, come detto, anche negli altri due cimiteri comunali e in tutti gli altri comuni della provincia. Anche in Questura, in occasione della commemorazione dei defunti, si è svolta la cerimonia in onore ai Caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona di alloro da parte del questore sul monumento a loro dedicato. Alla celebrazione commemorativa in ricordo dei poliziotti che hanno perso la vita in servizio, sacrificandosi per il bene della collettività, hanno partecipato i funzionari ed il personale della Questura e dei Commissariati di pubblica sicurezza, della Polizia stradale e postale di Ragusa, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno ed una rappresentanza dell’Associazione nazionale Polizia di Stato.
La cerimonia (nella foto sopra) è stata accompagnata da un breve momento di preghiera corale sotto la guida spirituale del Cappellano della Polizia di Stato, Don Giuseppe Ramondazzo. Una corona d’alloro è stata deposta anche sulla stele dedicata al vice questore aggiunto della Polizia di Stato Ninni Cassarà, caduto per mano mafiosa il 6 agosto del 1985 a Palermo. Un omaggio floreale è stato deposto anche innanzi all’opera scultorea intitolata “Figli delle stelle”, dedicata ai due poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta che hanno tragicamente perso la vita in servizio a Trieste nel 2019.