Chiaramonte: “La Sicilia” esalta olio e formaggio

Di Raffaele Ragusa / 25 Novembre 2023

Come possono riuscire le eccellenze agroalimentari di un territorio a salvare lo stesso dall’isolamento? E’ la domanda da un milione di dollari a cui hanno cercato di rispondere i relatori del convegno promosso ieri mattina nel teatro Leonardo Sciascia di Chiaramonte Gulfi, dal quotidiano “La Sicilia” e da Dse, in collaborazione con i consorzi di tutela Olio Dop monti Iblei e Ragusano dop, oltre che con il patrocinio del Comune.

«Oli e formaggi dell’altopiano ragusano», questo il titolo dell’appuntamento, si è prefisso un obiettivo in particolare, mettendo in risalto il ruolo di cerniera del territorio che il quotidiano ha sempre più intenzione di svolgere per costruire un raccordo tra le parti vive, in questo caso, di un ambito che fa registrare numeri da primato: fare rete, avviare occasioni di confronto, sviluppare strategie che consentano di fuoriuscire dagli schemi precostituiti per favorire la crescita del benessere. E tutto ciò può accadere solo se si riescono a ben individuare le linee motorie di un mondo sempre più globalizzato, se si definisce bene la propria identità, se si fa valere la propria competitività in un sistema ancora più competitivo rispetto al passato. Ecco perché “l’isola nell’isola” che una volta era un punto di forza per la provincia di Ragusa rischia di essere un freno se non si possiede la capacità di costruire i collegamenti necessari per proporsi negli ambiti più pertinenti.

Tutti concetti ben chiari ai relatori che, moderati dal responsabile provinciale di Ragusa del nostro quotidiano, Giorgio Liuzzo, sono stati affrontati con dovizia di particolari dal sindaco, Mario Cutello, dal capo redattore de “La Sicilia”, Leonardo Lodato, dal presidente del consorzio Olio Dop, Giuseppe Arezzo, e dal direttore del consorzio Ragusano dop, Enzo Cavallo, con il supporto del capo panel Giuseppe Cicero, del tecnico Umberto Godano, del consulente del consorzio del classico formaggio presente sul territorio, Giorgio Ragusa, i quali hanno espresso il proprio punto di vista rispetto ai percorsi che, al giorno d’oggi, è più necessario individuare per disegnare quegli itinerari che possono aiutare a rendere intellegibili i movimenti di mercato che proietterebbero le eccellenze dell’agroalimentare ibleo verso traguardi ancora più prestigiosi. Beninteso: sia olio che formaggio hanno fatto già registrare performance interessanti. Ma i margini sono ancora notevolmente elevati.
Le fette di mercato da potere occupare sono considerevoli, ma questo può accadere ancora meglio se si ottiene una spinta specifica dal territorio. Che potrebbe arrivare dalle giovani generazioni rappresentate ieri dagli studenti dell’istituto Principi Grimaldi coordinati dal docente Giovanni Brullo che hanno poi curato il buffet finale.

«Potremmo pensare, a questo punto – ha concluso Lodato (nella foto sopra) – a un consorzio dei consorzi, a una entità a cui sarebbe demandata una sorta di cabina di regia territoriale per cercare di garantire risposte ancora più efficaci rispetto a quelle già ottenute. Chissà che questa strada non possa essere percorribile con il sostegno di tutti, anche delle istituzioni che sono chiamate a svolgere sino in fondo la propria parte».
Il sindaco Cutello ha chiarito come sia auspicabile tracciare una via studiata a fondo per elaborare le alchimie più utili a portare avanti la suddetta ipotesi.

Pubblicato da:
Giorgio Liuzzo