Ragusa – Non poteva passare inosservata la decisione del presidente della Regione, Saro Crocetta, di chiedere al ministero dello Sviluppo economico la revoca dell’accorpamento della Camera di Commercio di Ragusa con Siracusa e Catania. Dopo un’attesa durata mesi sembrava che il caso della fusione, che aveva suscitato numerose prese di posizioni, potesse considerarsi risolto. Adesso, invece, rischia di essere tutto rimesso in discussione. Il governatore, rivolgendosi al ministro Calenda, sostiene che l’occasione potrebbe risultare utile per «avviare una rivisitazione delle procedure propedeutiche all’accorpamento delle predette Camere». Una circostanza che la politica del territorio ibleo non manca di sottolineare. Con particolare riferimento al dietrofront di Crocetta. «Camere di commercio e liberi consorzi – commenta il deputato nazionale Nino Minardo – hanno un brutto destino comune firmato “Regione Siciliana”. Alla buon’ora, il presidente della Regione ha capito che anche gli accorpamenti delle CamCom, sono un danno per i territori che genera confusione ed approssimazione».

Dopo avere appreso che nelle intenzioni del presidente della Regione chiedere al Governo nazionale la revoca dell’accorpamento delle CamCom di Catania, Ragusa e Siracusa, l’on. Minardo sottolinea che si tratta di «un provvedimento, la fusione degli enti camerali, che sin da subito mi era apparso (come dissi in tempi non sospetti) come l’architettura dell’ennesimo fallimento regionale e i fatti stanno dimostrando ciò». Ecco perché alla richiesta di Crocetta si unisce anche quella dello stesso Minardo. Il quale chiarisce: «A tal proposito, ho chiesto al ministro dello Sviluppo Economico l’avvio delle procedure di sua competenza per la revoca dell’unificazione delle tre Camcom della Sicilia sud-orientale. Un passo indietro utile e necessario, considerato che da più parti si sono sollevati dubbi e perplessità sulla valenza ‘reale’ dell’inglobamento perché penalizzante e che, nella obiettiva confusione, svilisce i ruoli di enti camerali nati come diretto contatto con il sistema delle imprese, la cui funzione prioritaria è promuoverne lo sviluppo, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese che costituiscono l’asse portante del sistema economico e che, adesso, invece, si sono trasformate in grande calderone non più a servizio del tessuto produttivo ed imprenditoriale e dei territori. Ci ha pensato tardi ma ci ha pensato, il governatore. E questa volta, la sua ennesima marcia indietro, e’ cosa utile». Una vicenda che è destinata ancora a fare parlare di sè.

la scelta. Il governatore Crocetta ha spiazzato un po’ tutti scegliendo di scrivere al ministro dello Sviluppo economico per chiedere di rivedere l’accorpamento delle Camere di Commercio di Ragusa, Catania e Siracusa. Questo vuol dire che l’iter potrebbe essere destinato a subire un nuovo rallentamento in attesa delle decisioni che saranno prese a Roma. Al momento, l’ente camerale ragusano, con sede in piazza Libertà, è presieduto da Giuseppe Giannone. La Camera di Commercio, la casa delle imprese come più volte è stata denominata, ha conosciuto in questi ultimi tempi momenti di grande travaglio.

Iter contestato. La nascita della superCamcom è stato contestato da più parti. L’on. Nino Minardo ritiene opportuno l’intervento di Crocetta

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