Il caso
Il caldo anomalo mette in crisi i negozi di abbigliamento: «Invenduti i vestiti invernali»
Operatori in grave difficoltà: "I cali sono del 40-50%"
“Continua a fare caldo. E per gli operatori del settore abbigliamento la questione da risolvere è più che urgente. Infatti, proprio in queste ore sta scadendo la prima tranche, per i negozi di abbigliamento dell’isola, riguardante il pagamento della merce invernale già acquistata e consegnata nel mese di agosto. I titolari, dunque, stanno corrispondendo il dovuto a fronte di una perdita che, secondo lo storico del fatturato riferito al 2022, si aggira tra il 40 e il 50%. E tutto ciò a causa delle elevate temperature che stanno proseguendo. Dunque, recuperare le spese già programmate diventa un terno al lotto”.
La denuncia di Federmoda Ragusa: “Stagnazione assoluta”
E’ il grido di allarme che arriva dal presidente provinciale Federmoda Ragusa, Daniele Russino. “Ecco perché – afferma quest’ultimo – sono numerose le attività che hanno già avviato, nella maggior parte dei casi promuovendole online, vendite di convenienza per i consumatori nel tentativo di recuperare almeno una parte delle spese sostenute. Con un’aggravante. Tra pochi giorni ci saranno le iniziative promozionali del Black Friday per cui, nel settore, si registra una stagnazione assoluta visto che in molti preferiscono attendere. Naturalmente, la questione riguarda non solo l’abbigliamento ma anche i negozi di calzature e di accessori».
«Si prevede che, anche a novembre, questo caldo anomalo possa proseguire – aggiunge – disincentivando ulteriormente le vendite dell’invernale. Ecco perché riteniamo che ci siano gli estremi per parlare di calamità naturale e chiederemo che chi di competenza valuti, visto che la gravità della situazione riguarda in primis la Sicilia, se esistono i termini per predisporre indennizzi specifici a vantaggio della categoria”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA