Acqua non potabile a Modica, ora è emergenza idrica in città

Di Concetta Bonini / 22 Ottobre 2017

Il primo cittadino, per ragioni sanitarie, ha vietato l’utilizzo dell’acqua della rete idrica pubblica a fini potabili ulla scorta di una comunicazione dell’Asp di Ragusa, Dipartimento prevenzione Sian (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) distretto di Modica, a seguito di un campionamento di acqua del pubblico acquedotto e precisamente nella sorgente “S. Pancrazio”: il laboratorio di sanità pubblica ha riscontrato una carica microbica superiore ai limiti.

Le zone in cui è vietato l’uso a scopo potabile, se non previa ebollizione, dell’acqua proveniente e distribuita dall’acquedotto comunale, al fine della salvaguardia della salute pubblica sono quelle servite dai serbatoi Molinelli e Santa Teresa: Viale Quasimodo, Via Gerratana, Via S. Marco, Via S. Marco Mista, C.so Mazzini, Via S. Andrea, Via S. Margherita, Via Agosta Antonino, Via Marchesa Tedeschi, Via S. Liberale, Via S. Pellico, Via Arancitello, Via Santa, Via Fiumillo, Via Cartia, Via Ignazio Galfo, C.so Umberto da piazza monumento fino a Via Vittorio Veneto, Via S. Sofia, Via Nazionale primo tratto, Viale Medaglie D’Oro, Via Monserrato, Via Incatasciato; Via Fontana, Via Egitto, Via F. Crispi, Via S. Chiara, C.so S. Giorgio, Via Calamezana, Via Napoli, C.so Garibaldi, Via Lantieri, Via Guerrieri, Via Raccomandata, Via Catena, Via S. Giuseppe, Via Fratantonio, Via Carlo Papa, Via Rosa, Via Exaudinos, Via Michele Pulino, Via Carlo Papa, Via Scala, Via Gigante, Via Scribano, Via Fiumara.

L’Amministrazione comunale ha proprio quest’anno messo mano al servizio idrico, cercando di garantirne una maggiore efficienza per tutti i quartieri della città.

A Modica Alta, in particolare, è stata fatta la gara d’appalto per il completamento dell’impianto idrico per un importo di 81.357,04 euro. Lavori che dovrebbero aver sistemato una volta per tutte almeno l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico per il popoloso quartiere storico. Il progetto per la realizzazione dell’impianto di approvvigionamento era stato approvato e finanziato addirittura più di 30 anni fa, nel 1986 ed era articolato in due fasi: la prima fase di ricerche sotterranee mediante la trivellazione dei pozzi e la seconda fase che consisteva nell’esecuzione delle opere relative agli impianti di sollevamento, le condotte forzate e le condotte di distribuzione. I lavori della prima fase sono stati ultimati nel 1997, quelli della seconda fase nel 2006. Purtroppo nel progetto originario non vi era però previsto il collegamento della rete realizzata con il serbatoio “Chirichiddi”. “Completiamo finalmente l’acquedotto di Modica Alta, un traguardo cercato da anni che risolverà il problema dell’approvvigionamento idrico in tutto il quartiere. Ci tengo a ringraziare i tecnici comunali per il lavoro svolto. Questo ulteriore approvvigionamento idrico – dichiara il sindaco Ignazio Abbate – andrà ad integrare definitivamente la disponibilità per il quartiere di Modica Alta, metterà nelle condizioni l’Ente di interrompere il rapporto con il Consorzio di Bonifica che integra attualmente il fabbisogno idrico e, cosa ancora più importante, garantirà a tutte le utenze dell’intero quartiere di poter ricevere acqua con continuità, attualmente non garantita”.

“La nostra Amministrazione sta cercando di concludere tutte le opere incompiute lasciateci in eredità dalle precedenti gestioni”, aggiunge Abbate ricordando che da poco tempo è operativo anche il serbatoio di contrada “Rocciola Scrofani”, per l’approvvigionamento del quartiere Sacro Cuore. Il miglioramento della distribuzione idrica nelle zone interessate è sensibile, come indicano i primi report registrati nelle utenze servite. Anche in questo caso l’opera iniziale era stata realizzata nei primi anni novanta e mai completata; il serbatoio, composto da tre vasche, è capace di contenere 4600 metri cubi d’acqua, potendo accogliere l’acqua proveniente da cinque pozzi idrici (Rocciola – Scrofani, Michelica 1 e 2, BC Ceramica e Barbarossa).

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