COMISO – È ancora caos acqua a Comiso. Dopo l’ordinanza del sindaco Filippo Spataro che, martedì scorso, ha limitato l’utilizzo dell’acqua ai soli fini igienico sanitari in alcuni quartieri cittadini, in città non si parla d’altro. A cercare di fare chiarezza ci ha provato lo stesso primo cittadino, utilizzando ancora una volta lo strumento dei social network. “Tutti i cittadini le cui abitazioni si trovano all’interno dell’area perimetrata che parte dalla piazza Fonte Diana – ha precisato il sindaco Spataro –, possono utilizzare l’acqua per fare la doccia e, se portata a ebollizione, anche per cucinare, ma, ancora per qualche giorno, non possono berla”. Sono comprese nel perimetro le contrade: Giardinello, Deserto, Donnadolce, Mastrella e Billona.
La frazione di Pedalino non rientra nell’ordinanza, quindi i residenti possono tranquillamente utilizzare l’acqua per qualunque uso così come hanno sempre fatto”. Per essere ancora più preciso, il primo cittadino ha pubblicato anche una cartina di Comiso con, indicato, il perimetro in cui è vietato l’utilizzo dell’acqua ai fini potabili.
Intanto, ieri mattina le opposizioni si sono recate in Municipio dove hanno protocollato una richiesta di accesso agli atti per prendere visione del verbale dell’Asp incriminato: quello, cioè, a seguito del quale è stata emessa l’ordinanza del primo cittadino. “Chiediamo di ottenere tutta la documentazione necessaria – ha spiegato il capogruppo del Pdl, anche lui tramite Facebook – dalla quale si evinca qual è il problema, da quanto tempo sussiste e quando è stato informato il Comune”. Sulla vicenda interviene anche l’on. Giorgio Assenza, stavolta con un comunicato ufficiale, per il quale l’amministrazione comunale è “alla deriva tra confusione e inefficienza”.
Non solo per la questione acqua. “Da anni – rimarca il deputato e consigliere comunale – denunciamo le carenze di una struttura vitale per l’economia della città, il Mercato ortofrutticolo. Servizi carenti, acquirenti che entrano addirittura in anticipo rispetto ai produttori falsando le elementari regole della libera contrattazione, con ripercussioni negative specie in un periodo, che dura da troppo tempo, di palese difficoltà economica del settore agricolo produttivo della nostra zona. A fronte dell’imposizione di un ticket d’ingresso nella struttura e del raddoppio dei canoni per le concessioni, si registra la pervicace incapacità da parte della civica amministrazione di migliorare i servizi e far rispettare le regole più elementari”.
“Ma la palese inadeguatezza di questi amministratori – denuncia Assenza – si manifesta ancor più evidente nella gestione dell’emergenza relativa alla potabilità dell’acqua erogata dalla rete idrica comunale. Affrontata nella totale confusione e a rischio della salute e dell’incolumità dei cittadini. Un quadro preoccupante di un’amministrazione allo sbando”.
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