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GRAMMICHELE

La storia di Spider Ciccio, il sindaco dei cani che si batte contro le “polpette” avvelenate

Istituzioni e cittadini contro la piaga delle esche contaminate lasciate da persone senza scrupoli per uccidere i randagi

Di Gianfranco Polizzi |

Da Grammichele arriva un segnale di civiltà nella lotta al randagismo e contro la vile piaga degli avvelenamenti compiuti periodicamente da ignoti a danno degli animali da affezione. Oltre 50 persone si sono mosse in corteo da piazza Carafa sino all’ambulatorio veterinario d’igiene urbana per dire «no» alle esche avvelenate che provocano la morte di cani e gatti. 

Al corteo hanno preso parte il sindaco Pippo Greco, gli assessori Pietro Palermo e Rosario Cubisino e – strano, ma vero – Spider Ciccio che, con tanto di fascia tricolore, è il sindaco degli amici a 4 zampe di Grammichele. Ovvero un cagnolino di piccola taglia, abbandonato e ritrovato in un supermercato. 

L’altra faccia della medaglia è invece rappresentata dagli obiettivi raggiunti nell’anno in corso: oltre 200 sterilizzazioni eseguite tra cani e gatti e oltre 100 adozioni, solo di cani in Italia e all’estero. Ciò si deve all’instancabile lavoro di cinque volontarie dell’Enpa che sono accreditate dall’ufficio Randagismo e benessere animali del Comune. Al loro impegno si aggiunge l’opera meritoria di Michele Morello e Loredana Casciana, due medici del servizio veterinario dell’Asp Catania che, dopo aver terminato i loro turni lavorativi, si prestano come “volontari aggiunti” all’ambulatorio d’igiene urbana, che ha sede al Centro comunale di raccolta. Un impegno sociale lodevole sotto un duplice aspetto, di cui uno legato al senso civico di volontari e medici veterinari e, l’altro, vocato al rispetto degli animali in una realtà che opera da cinque anni nel silenzio, ma non nell’indifferenza. Soddisfatte le cinque volontarie Enpa: Graziella Palmieri, Maria Concetta Di Geronimo, Laura Giandinoto, Morena Di Pietro e Adelina Giaculi. 

«Non finiremo mai di ringraziare – dicono – i nostri medici veterinari che, con spirito di sacrificio, oltre a salvare e curare tante bestiole, stanno contribuendo ad arginare il fenomeno del randagismo. Un fenomeno presente, al pari degli avvelenamenti che, purtroppo, è ciclico. Abbiamo manifestato pacificamente perché negli ultimi giorni sono stati avvelenati quattro cani, di cui due morti e due soccorsi in tempo e salvati dai veterinari». 

Per il sindaco Pippo Greco: «I volontari dell’Enpa hanno dato vita a questo corteo pacifico, per sensibilizzare la comunità e per ricordare che le esche avvelenate sono un pericolo anche per l’incolumità, specie per i bambini qualora ne venissero a contatto. Sono grato ai volontari per il lavoro che svolgono e per aver sensibilizzato i nostri concittadini contro le piaghe del randagismo e degli avvelenamenti. Settimanalmente firmo decine e decine di adozioni, ed è tutto merito loro e dei medici veterinari che sterilizzano e appongono microchip. Stiamo cercando di realizzare qualche ricovero temporaneo per soddisfare le legittime attese dei volontari dell’Enpa che si spendono per una nobile causa».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA