Clima, bracconaggio, traffico illegale, distruzione di habitat. Queste le minacce per tigri, leoni, leopardi delle nevi, giaguari, linci e gatti selvatici. Oggi, sabato 3 marzo, l’Onu celebra la Giornata mondiale della fauna selvatica, di cui il Wwf è partner internazionale, e l’emergenza lanciata per questa edizione è la conservazione dei grandi felini. Sono circa 40 le specie di felini che popolano quasi tutti i continenti, ma alcuni più di altri sono gravemente in pericolo. Questi animali sono predatori al vertice delle catene alimentari e salvarli significa proteggere un’intera e complessa rete vitale, un valore “natura” degli habitat popolati da questi animali che si misura in benefici alle comunità locali, sicurezza idrica e molto altro. E anche se restano ancora grandi sfide nel proteggere i grandi felini del nostro Pianeta, la ricerca dimostra che gli sforzi di conservazione stanno funzionando. Nel 2016, il Wwf ha celebrato un aumento del numero di tigri in diverse porzioni del suo areale, per la prima volta nella storia della conservazione. Questa settimana, poi, tutti gli Stati che ‘ospitanò il giaguaro si incontreranno per la prima volta presso il quartier generale delle Nazioni Unite a New York, per impegnarsi a proteggere il futuro della specie.
I felini di casa nostra: linci e gatti selvatici. Forse vivono ancora meno di 10 esemplari di lince (Lynx lynx) in tutta Italia, provenienti in gran parte dalle più abbondanti popolazioni slovena e svizzera: un numero davvero esiguo per una specie così importante negli equilibri dei territori naturali. Mentre la cugina spagnola (Lynx pardinus) dopo aver rischiato l’estinzione sta finalmente dando segni di ripresa, nel nostro paese la mancanza di corridoi naturali, la frammentazione del territorio e le trappole sono un rischio concreto. Una specie tutta da studiare e proteggere. Un altro felino altrettanto elusivo è il gatto selvatico (Felis silvestris): per questo animale, sebbene più comune della lince, mancano ancora censimenti esaustivi. Nei territori in cui opera, il Wwf sostiene le comunità locali per sviluppare soluzioni ‘a prova di predatorè, incoraggiando la creazione di aree da destinare alle specie naturali dei felini e garantendo rimborsi in grado di compensare la perdita di bestiame.