Vitalizi, sale la spesa per ex deputati Cancelleri: «Per Sicilia conto salato di 70 mln di euro»

Di Redazione / 28 Febbraio 2019

PALERMO – Intanto la Conferenza Stato-Regioni tenterà di trovare una soluzione rispetto alla riduzione dei trasferimenti, prevista da una norma della legge di bilancio, per chi non taglia i vitalizi degli ex consiglieri regionali. L’organismo si riunirà a breve, spiega all’Ansa, il vice presidente della Regione siciliana Gaetano Armao.


La legge dà tempo ai Consigli regionali fino al 31 marzo per tagliare i vitalizi, altrimenti scatteranno le riduzioni dei fondi statali alle Regioni inadempienti. In alcune Regioni è stato introdotto un contributo di solidarietà a carico degli ex consiglieri che percepiscono il vitalizio, in altre invece tutto è rimasto fermo per timore di ricorsi e contenziosi. In Sicilia il «caso» è riesploso dopo che il governo Musumeci due giorni fa ha deciso di non impugnare la norma dello Stato, come era stato paventato nei giorni precedenti; passando, così, la palla all’Assemblea regionale, cui spetta l’eventuale delibera sui tagli dei vitalizi, che gravano sul bilancio per circa 18 milioni di euro. In Consiglio di Presidenza dell’Ars giace una proposta del M5s che si è arenata alla luce dei dubbi, su possibili contenziosi da parte degli ex parlamentari, espressi dall’ufficio legale.  

«Miccichè e Musumeci la finiscano con questo inaccettabile scaricabarile, con questo ping-pong istituzionale tra Regione ed Ars, alla ricerca della responsabilità di chi debba pronunciarsi sui tagli dei vitalizi degli ex deputati, i siciliani rischiano di pagare un conto salatissimo e sarebbe una tragedia», incalza in proposito il deputato del M5s all’Ars Giancarlo Cancelleri, che assieme ai colleghi del suo gruppo parlamentare, «da tempo si batte per la rimodulazione di quello che definisce un privilegio dal sapore medioevale». «Il tempo scorre – afferma Cancelleri – e se entro fine aprile non si procederà alla rimodulazione dei vitalizi sulla base dei contributi effettivamente versati, pagheremo, come disposto dalla legge di stabilità nazionale, un prezzo salatissimo in termini di tagli dei trasferimenti dello Stato, che potrebbe arrivare fino a 70 milioni di euro. Cosa che in un momento come questo per la Sicilia sarebbe veramente tragico. È veramente inaccettabile che per difendere i privilegi di pochi si intacchino i diritti di molti, che già stanno soffrendo e parecchio, per i tagli dell’ultima Finanziaria regionale».


«Miccichè – prosegue Cancelleri – dovrebbe cogliere la palla al balzo per portare a casa un risparmio notevole, valutabile intorno agli otto o nove milioni di euro, invece di gridare alla lesa maestà per la nostra denuncia dei giorni scorsi che voleva mettere in evidenza l’improduttività di questo Palazzo a fronte di costi che superano perfino quelli della Casa Bianca. Questi costi sarebbero stati perfino digeribili se l’Ars avesse prodotto leggi per risollevare la Sicilia, e invece nel 2018 sono state fatte solo 21 leggi, non certo epocali, la metà di queste obbligatorie, e nessuna vera riforma». «Sul tema vitalizi – conclude Cancelleri – comunque noi non ci arrendiamo».

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