Vitalizi Ars, il M5s torna all’attacco: «Il duo Musumeci-Micciché difende la casta»

Di Redazione / 18 Novembre 2019

PALERMO – «È veramente scandaloso, che la prima vera legge di un parlamento a dir poco improduttivo e quasi in catalessi potrebbe essere non per i siciliani o per affrontare le mille emergenze della Sicilia, ma per salvare i privilegi della casta, attorno alla quale, ne siamo certi, la maggioranza troverà la compattezza mai avuta finora, con la complicità del resto dell’opposizione. Il duo Musumeci-Micciché potrà essere orgoglioso, ma dovrà spiegarlo ai siciliani, noi ci batteremo fino all’ultimo per cancellare questo privilegio medievale che è stato ridimensionato da tempo in tutta Italia tranne che da noi. Non solo siamo gli ultimi, ma saremo anche i peggiori». Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Francesco Cappello, alla viglia dell’arrivo in aula della riforma dei vitalizi, «varata dalla commissione speciale – dicono le deputate Jose Marano ed Angela Foti – in una versione truffa».

«Domani in aula – afferma Marano – difenderemo le ragioni dei siciliani, ci opporremo fermamente ad una legge con il timer che non indica, seppur in maniera irrisoria, l’ammontare di un taglio destinato al momento in un capitolo dell’Ars, a disposizione della marchetta di turno. I privilegi di 317 siciliani sono nulla in confronto alle difficoltà di 5 milioni di siciliani, costretti in molti casi a ad emigrare altrove per trovare fortuna».

«Una pagliacciata – commenta Angela Foti – che ridicolizza la Sicilia agli occhi dello Stato e umilia i siciliani. Il testo presentato in aula ci vede ultimi al traguardo e passibili di impugnative, dato che non teniamo conto né dell’intesa Stato-Regioni, né della conferenza delle Regioni, con il taglio più irrisorio e criteri privi di logica ed equità».

Sin da quando è stato incardinato, il Movimento 5 Stelle ha pesantemente criticato il ddl sul taglio dei vitalizi. La commissione speciale è partita dal testo base del Consiglio di presidenza, snobbando il testo  proposto dai grillini e presentato a maggio che ricalcava quanto deciso in sede di conferenza Stato-Regioni.

Il testo attuale prevede il ricalcolo dei vitalizi in base al contributivo e un taglio lineare del 12%, che si ridurrà al 9% sulla base dei parametri approvati dalla Conferenza Stato-Regioni. Si tratta quindi di una sforbiciata inferiore a quella nazionale: alla Camera e al Senato il taglio è arrivato anche al 60% dell’assegno. 

Per dovere di cronaca, ricordiamo che i vitalizi incidono sul bilancio dell’Ars per il 9% del totale. L’Assemblea regionale siciliana spende per l’assegno vitalizio 18,5 milioni l’anno. Sono 168 i beneficiari di assegno vitalizio dell’Ars e sono 16 quelli che superano gli 8.704 euro lordi.

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