Vertice Alfano-Raciti per concordare
Vertice Alfano-Raciti per concordare le candidature
Ore roventi, forse decisive per conoscere i nomi dei candidati «forti» alle prossime elezioni amministrative in due Comuni importanti della provincia. Canicattì e Porto Empedocle. Rumors ben accreditati raccontano di un vertice svoltosi ieri tra Fausto Raciti, segretario regionale del Partito Democratico e il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in questo caso nella veste di leader del Ncd. I due – via telefono o personalmente, non è dato saperlo, ndr) avevano un solo obiettivo: sbloccare due situazioni stagnanti che rischiano di pregiudicare la posa delle rispettive «bandierine» in territori elettoralmente strategici. E l’accordo pare sia sul punto di essere raggiunto su due nomi: Ivan Paci (uomo storicamente legato ad Alfano) candidato sindaco a Canicattì per il Nuovo centro destra, Orazio Guarraci, vecchio cuore di sinistra, poi transitato con Berlusconi e in altri lidi politici, candidato del Pd a Porto Empedocle, con tanti saluti a Pippo Sinesio. Il caso del Partito Democratico empedoclino, con tanto di tesseramento 2015 gettato nel gabinetto per presunte irregolarità accertate dal comitato provinciale di garanzia, ha coinvolto direttamente Raciti nel fare il punto. E, da quanto si è appreso nelle scorse ore, sarebbe Guarraci l’uomo sul quale i vertici regionali del pd intenderebbero puntare per la corsa alla sindacatura empedoclina. Certo, un Alfano che supporta Orazio Guarraci nella campagna elettorale avrebbe del clamoroso, tenuto conto di come fino ai giorni scorsi, lo stesso ministro aveva chiesto ufficialmente all’ex presidente del consiglio comunale Luigi Troja di candidarsi,. Troja che ha chiesto tempo, fiutando forse proprio l’«aria che tira» sul reale impegno alfaniano su Porto Empedocle. Questo è quanto emergerebbe dal vertice Raciti – Alfano preannunciato per ieri. A Porto Empedocle tiene banco anche il caso del movimento cinque stelle. I grillini infatti da giorni hanno esposto la faccia pulitissima di Ida Carmina, persona perbene, ma che non verrebbe politicamente gradita a causa dei trascorsi politici di alcuni suoi parenti stretti. Gente impegnata con le amministrazioni firettiane e comunque provenienti da quell’ambito politico. Non è certo perfino che i vertici regionali e nazionali del movimento autorizzino gli aderenti empedoclini a presentarsi alle urne con il simbolo dello stesso movimento. Tutta colpa di alcuni nomi «pesanti» aderenti al movimento che, secondo i vertici nazionali e regionali, dovrebbero essere epurati. Nomi pesanti che – Quarto insegna – partiti e movimenti non possono permettersi di inserire in lista.