Tutti gli eletti siciliani al proporzionale Caso M5S: troppi seggi, candidati… finiti

Di Mario Barresi / 06 Marzo 2018

Non solo “cappotto”. Oltre al 28-0 nei collegi uninominali, il 49% di consensi nell’Isola porta in dote al M5S un nutrito drappello di parlamentari siciliani. In tutto 25: ben 17 deputati e 8 senatori. Molti gli uscenti, ben piazzati grazie alle Parlamentarie, che tornano a Roma. Dai “listini blindati” a Montecitorio gli uscenti Azzurra Cancelleri (sorella del leader siciliano, Giancarlo), Alessio Villarosa, Francesco D’Uva, Giulia Grillo, Marialucia Lorefice, Gianluca Rizzo e Maria Marzana. A Palazzo Madama tornano Maurizio Santangelo, Mario Giarrusso e Nunzia Catalfo. In compagnia di una folta schiera di volti nuovi.

Ma c’è un ma. O meglio: un effetto collaterale dell’imprevisto boom dei grillini in Sicilia. Alcuni dei vincitori al proporzionale sono già eletti nei collegi uninominali. E, secondo il Rosatellum, in caso di doppia elezione prevale quella nell’uninominale. Per ovvie ragioni, visto che in quel caso hanno conquistato seggi battendo i concorrenti di altre liste e coalizioni. Poco male, perché – così come avvenuto nel resto d’Italia – chi vince nel collegio lascia il posto ai successivi candidati del “listino”. E qui arriva il problema. Se per alcuni “parlamentari-bis” ci sono i subentranti (a Villarosa subentra Antonella Papiro; a Grillo Luciano Cantone; a Lorefice Filippo Scerra), l’overbooking di eletti nel M5S-pigliatutto ha fatto sì che si esaurissero i sostituti. E dunque non si sa a chi andranno i seggi di D’Uva, Suriano e Marzana (alla Camera) e di Catalfo (al Senato). La tesi più accreditata dà prevalenza alla rappresentanza territoriale e dunque i posti andrebbero redistribuiti, attraverso un complicato computo degli scarti, ad altre liste concorrenti in Sicilia. Una vera e propria beffa per i grillini, anche se qualcuno ipotizza un “ripescaggio” (alquanto improbabile, norme alla mano) di candidati M5s di altre circoscrizioni.

E se i 5stelle hanno problemi di abbondanza, le altre forze fanno i conti con un numero di seggi inferiore alle previsioni. Forza Italia, attestata al 21% ma a secco negli uninominali, in Sicilia prende 6 deputati (uno per ogni collegio plurinominale) e tre senatori. Tornano a Montecitorio Francesco Scoma, Stefania Prestigiacomo (eletta in due listini, gli subentra Nino Germanà a Messina, ovvero il collegio in cui Forza Italia ha incassato la percentuale minore) e Nino Minardo. E due matricole: Matilde Siracusano (ex aspirante Miss Italia), Giusi Bartolozzi (magistrato, compagna del vicepresidente della Regione, Gaetano Armao). Al Senato confermato l’ex presidente Renato Schifani e la parlamentare uscente Gabriella Giammanco; entra Urania Papatheu. Totalmente asfaltati i centristi di Udc-Noi per l’Italia, gli alleati del centrodestra si dividono i pochi posti rimasti. Nella Lega eletti deputati l’ex forzista ed ex alfaniano Alessandro Pagano (che vince il “derby a distanza” con l’altro coordinatore regionale, il catanese Angelo Attaguile, sconfitto all’uninominale e rimasto fuori dal proporzionale) e l’ex lombardiano Carmelo Lo Monte. Per Fratelli d’Italia due donne: Carolina Varchi e Carmela Bucalo. Al Senato la neo-leghista Giulia Bongiorno (capolista altrove, ma dovrebbe scattare il seggio in Sicilia) e il musumeciano Raffaele Stancanelli capolista a oriente di Fdi.


La rappresentanza siciliana del Pd è ridotta ai minimi storici. Sconfitti in tutte le sfide uninominali vinte dal M5S, i dem piazzano quattro deputati. Tre dei quali al posto di Maria Elena Boschi, che per legge prende il seggio vinto all’uninominale in Alto Adige. I beneficiari dell’exploit altoatesino della sottosegretaria sono Carmelo Miceli (faraoniano di ferro, segretario del partito a Palermo), l’ex rettore di Messina, Pietro Navarra (pur sconfitto nel suo collegio) e il segretario regionale quasi-uscente Fausto Raciti, rieletta a Montecitorio. Torna per il terzo mandato anche Daniela Cardinale (figlia dell’ex ministro dc e leader di Sicilia Futura, Totò), al centro di polemiche e proteste da parte dei dem nisseni che non la volevano candidata. Restano fuori due dei sei capilista “blindati”. Il primo è Fabio Giambrone, braccio destro di Leoluca Orlando ed ex ad di Gesap. Il secondo è… Paolo Gentiloni. Già, è proprio così: se non fosse stato già eletto nel suo collegio a Roma, il premier non avrebbe avuto – a causa dei pessimi risultati dei dem sotto il Vulcano – il seggio ritenuto sicuro nell’Isola. Vatti a fidare dei siciliani! Scherzi a parte: a farne veramente le spese è Francesca Raciti (seconda nel listino dopo Gentiloni), fedelissima di Luca Sammartino, deputato regionale sconfitto nel suo collegio. Ma “Mister 32mila preferenze” si consola con lo scranno di senatrice per Valeria Sudano. L’ex deputata regionale è l’unica dem a entrare a Palazzo Madama oltre al sottosegretario renziano Davide Faraone. I loro due posti, al momento della compilazione delle liste, erano talmente “a prova di bomba” che sono fra i pochi superstiti alla catastrofe del Pd.

Infine Liberi e Uguali. Nonostante il flop rispetto alle previsioni e agli obiettivi, la sinistra prende tre seggi anche in Sicilia. Uno al Senato, con il presidente Pietro Grasso. E due alla Camera: l’uscente Erasmo Palazzotto e l’ex segretario di Cgil e Pd, Guglielmo Epifani.

Questo è dunque il quadro finale. O quasi. Visto che ci sono quei seggi come “avanzi” della sbornia a 5stelle. Quattro posti che potrebbero fare la felicità di altrettanti delusi di centrodestra e centrosinistra.  

Ecco comunque tutti gli eletti in Sicilia nei collegi plurinominali del proporzionale di Camera e Senato.

CAMERA

COLLEGIO SICILIA 1-01 PALERMO (4 seggi)

2 Movimento 5 Stelle: Adriano Varrica e Valentina D’Orso

1 Forza Italia: Francesco Scoma

1 LeuEramo Palazzotto

COLLEGIO SICILIA 1-02 BAGHERIA-MARSALA (5 seggi)

3 Movimento 5 Stelle: Antonio Lombardo, Caterina Licatini, Davide Aiello

1 Forza Italia: Matilde Siracusano

1 Pd: Maria Elena Boschi (eletta anche all’uninominale, subentra Carmelo Miceli)


COLLEGIO SICILIA 1-03 MAZARA-GELA-AGRIGENTO (7 seggi)

3 Movimento 5 Stelle: Azzurra Cancelleri, Filippo Perconti e Rosalba Cimino

1 Forza Italia: Giusi Bortolozzi

1 Lega: Alessandro Pagano

1 Fratelli d’Italia: Carolina Varchi

1 Pd: Daniela Cardinale

SICILIA 2-01 ENNA-MESSINA (8 seggi)

3 Movimento 5 Stelle: Alessio Villarosa (eletto all’uninominale, subentra Antonella Papiro), Angela Raffa, Francesco D’Uva (eletto all’uninominale)

1 Forza Italia: Stefania Prestigiacomo (eletta in altro plurinominale, subentra Nino Germanà)

1 Lega: Carmelo Lo Monte

1 Fratelli d’Italia: Carmela Bucalo

1 Pd: Maria Elena Boschi (eletta all’uninominale, subentra Pietro Navarra)

1 Leu: Guglielmo Epifani

SICILIA 2-02 CATANIA-ACIREALE (4 seggi)

3 Movimento 5 Stelle: Giulia Grillo (eletta all’uninominale, subentra Luciano Cantone), Santi Cappellani, Simona Suriano (eletta all’uninominale)

1 Forza Italia: Nino Minardo

SICILIA 2-03 PATERNO’-RAGUSA-SIRACUSA

3 Movimento 5 Stelle: Marialucia Lorefice (eletta all’uninominale, subentra Filippo Scerra), Gianluca Rizzo, Maria Marzana (eletta all’uninominale)

1 Forza Italia: Stefania Prestigiacomo

1 Pd: Maria Elena Boschi (eletta all’uninominale, subentra Fausto Raciti)

SENATO

SICILIA 01 (9 seggi)

4 Movimento 5 Stelle: Antonella Campagna, Maurizio Santangelo, Cinzia Leone, Fabrizio Trentacoste

2 Forza Italia: Renato Schifani, Urania Papatheu

1 Lega: Giulia Bongiorno

1 Pd: Davide Faraone

1 Leu: Pietro Grasso


Sicilia 02 (7 seggi)

4 Movimento 5 Stelle: Mario Giarrusso, Nunzia Catalfo (eletta all’uninominale), Cristiano Anastasi, Barbara Floridia

1 Forza Italia: Gabriella Giammanco

1 Fratelli d’Italia: Raffaele Stancanelli

1 Pd: Valeria Sudano

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: elezioni 2018 elezioni politiche mario barresi