Politica
Tagliando antifrode rallenta il voto: code ai seggi e c’è chi sceglie di andar via
Il tagliando antifrode, assoluta novità di queste Politiche 2018, sta “inceppando”, e non di poco, le operazioni di voto. Anche in Sicilia, come nel resto del Paese, un po’ ovunque ai seggi, in particolare in alcune fasce orarie della giornata, si stanno verificando code e tempi lunghi di attesa per poter votare. Tanto che i più impazienti fanno dietro front con la convinzione di non tornare. Un problema in più poi a Palermo, dove stamane l’apertura dei seggi ha ritardato di un paio d’ore a causa delle 200 mila schede che sono state ristampate nella notte per un errore nella consegna, verificatosi ieri.
“Neanche all’Expo c’era tanta gente” i tweet più ricorrenti, trasformando le #Elezioni4Marzo2018 il tema più dibattuto a colpi di cinguettii. Il tagliando antifrode, sistema di sicurezza messo a punto per contrastare la possibilità di sostituzione della scheda elettorale all’atto del voto, sta di fatto rallentando le operazioni all’interno dei seggi, con qualche passaggio in più tra scrutinatori, presidente di seggio, ed elettori.
La nuova procedura, prevista dal Rosatellum, prevede he gli addetti al seggio, prima di consegnare la scheda all’elettore, abbiano cura di annotare il relativo codice del tagliando antifrode sulla lista sezionale in corrispondenza al nominativo dell’elettore stesso, o nella colonna delle annotazioni. E già questa operazione, ripetuta per le due schede di Camera e Senato, ha dei tempi abbastanza lunghi.
Successivamente, dopo che l’elettore è uscito dalla cabina e ha espresso il suo voto, tocca al presidente, o a un suo delegato, di staccare il tagliando antifrode e di mettere la scheda nell’urna: operazione che prevede anche la conservazione in buste distinte dei due tagliandi di colore diverso, e che anche in questo caso può prendere del tempo. In sostanza, l’elettore non può più mettere direttamente la scheda nell’urna, come avveniva prima (tranne nel caso delle elezioni regionali), ma deve consegnarla ripiegata al presidente del seggio che deve controllare tramite il tagliando, che il numero corrisponda a quello annotato in precedenza sul registro elettorale.
Le code che si stanno verificando,da Nord a Sud potrebbero far correre il rischio, che si verificò nel 2001, di far slittare la chiusura dei seggi oltre le 23; in quel caso il Viminale fu costretto a comunicare ai prefetti la necessità «di far votare tutti i cittadini in fila». Inoltre risulta al momento da decifrare se la folla ai seggi sia segno di un ritrovato interesse per la politica e per le sorti del Paese o se per l’appunto sia dovuta ai tempi dilatati del voto. In Sicilia ad esempio l’affluenza registrata alle 12 è stata del 14,27%, la più bassa in Italia.
Tornando alla tempistica delle operazioni elettorali si apprende che allo scopo di velocizzare e rendere più fluide le operazioni di voto, i presidenti di seggio si avvarranno anche dei vicepresidenti per gli adempimenti connessi al tagliando antifrode.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA