Politica
Sicilia, l’Isola dei “famosi” travolti dall’onda del M5s nei collegi uninominali
CATANIA – La “rivincita” elettorale in Sicilia del Movimento 5 stelle è un vero e proprio “cappotto”. I grillini fanno il pieno di eletti nei collegi uninominali con un netto 28 a zero che rievoca il 61 a zero del 2001 ottenuto dal centrodestra e con una netta “remuntada” sull’area che ha eletto quattro mesi fa Nello Musumeci a governatore dell’Isola.
Diversi i nomi “famosi” sconfitti nell’Isola a 5 Stelle. Alcuni di loro potrebbero essere eletti nelle liste proporzionali. Alla Camera, nel settore orientale dell’isola, non ce la fanno Luca Sammartino, mister 30mila preferenze del Pd alle Regionali del novembre scorso, l’ex sottosegretario alla Giustizia del Pd Giuseppe Berretta, il parlamentare uscente di Fi ad Acireale, Basilio Catanoso, il “pupillo” di Giorgia Meloni, Manlio Messina di Fdi, l’ex assessore regionale Giovanni Pistorio, il rettore di Messina, Pietro Navarra (Pd) e il sindaco “antimafia” di Troina (Enna), Fabio Venezia. Non passa neppure uno dei candidati della Lega: l’ex assessore e deputato regionale Carmelo Lo Monte.
Nel settore occidentale alla Camera l’onda del M5s “travolge”, tra gli altri, nel centrodestra, l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, l’ex assessore regionale Antonello Antinoro (C.destra), l’ex ministro alle Politiche agricole Francesco Saverio Romano. Nel centrosinistra l’ex deputato regionale Salvo Lo Giudice e l’ex sindaco di Agrigento Giuseppe Sodano, figlio di Calogero. Al Senato, nei collegi uninominali in Sicilia, nonostante il risultato oltre alla media nazionale del partito di cui è leader, Pietro Grasso, prende 11.580 voti, e si piazza quarto ma si salva e viene eletto nel collegio proporzionale.
Non passano l’ex assessore regionale Ester Bonafede (nonostante le oltre 73mila preferenze), l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, l’ex deputato nazionale Vincenzo Giambrone, il segretario regionale di Noi con Salvini, Angelo Attaguile, il sindaco di Militello Val di Catania e deputato Pd uscente, Giovanni Burtone, l’ex sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, e l’ex deputata regionale Valeria Sudano.
Sull’esito complessivo delle elezioni peserebbe quel 10 per cento dei voti, un’intero partito, che in Sicilia in soli 4 mesi, cioè dalle Regionali alle Politiche, si è spostato nettamente dal centrodestra al Movimento Cinque Stelle che in tutto il Sud ha finalmente intercettato il malcontento degli italiani. Un dieci per cento che ha decretato l’en plein dei candidati grillini ed escluso dal Parlamento molti esponenti del centrodestra. Seggi e percentuali che probabilmente, col concorso dei dati dell’affluenza al voto, avrebbero contribuito a far superare il 40% al centrodestra e ad assicurare una maggioranza di Governo.