Sicilia, la Regione vara la riforma urbanistica (senza condoni e sanatorie)

Di Redazione / 12 Giugno 2019

PALERMO – Un nuovo piano urbanistico, che riforma la norma attuale del ’78, è stato predisposto dall’assessorato regionale al Territorio: il disegno di legge, composto da 53 articoli, approderà domani in giunta per l’approvazione. Poi sarà trasmesso all’Ars.

«La stagione delle riforme oggi raggiunge una nuova tappa assai significativa – ha detto in conferenza stampa il governatore Nello Musumeci – Il piano urbanistico regionale, o il piano di governo del territorio, sarà capace di dare una linea di sviluppo coinvolgendo non solo le aree urbane ma anche i territori rurali, la mobilità, la vocazione turistica, l’energia e tutto quello che serve a determinare una sana e corretta programmazione del territorio. Sono passati quattro decenni, numerosi i tentativi compiuti in Parlamento ma non si è mai approdato ad alcun risultato concreto. Il nostro ddl è stato elaborato dalla struttura interna dopo avere ascoltato il mondo accademico e delle professioni perché si tratta di uno strumento articolato essendo la materia assai complessa. Due gli obiettivi: immaginare lo sviluppo urbanistico senza ulteriore consumo di suolo puntando quindi sulla riqualificazione dell’esistente, e semplificare».

Musumeci ha evidenziato che in questa riforma «non c’è ombra di condono e di sanatoria: ma siamo convinti che le centinaia di migliaia delle domande di sanatoria edilizia giacenti negli uffici tecnici dell’isola debbano almeno essere esaminate, perché fra quelle istanze ci sono abusivismi assolutamente intollerabili ma ci sono anche abusivismi che possono essere accettati: se una finestra è stata aperta con 10 centimetri in più o se il sotto tetto è diventato mansarda per il quarto figlio non previsto».

Dopo avere sottolineato che gli uffici hanno lavorato sei mesi a questa riforma, Musumeci ha aggiunto: «Adesso noi affidiamo al comune quasi la totale responsabilità delle scelte in termini di pianificazione urbanistica: il comune non è solo proponente ma diventa anche soggetto autorizzatore, naturalmente sotto il controllo della Regione e obbedendo alle linee guida indicate dal piano territoriale regionale e dagli strumenti di pianificazione di area vasta».

«Altro aspetto importante, sullo sfondo di questo articolato ddl, è l’attenzione che abbiamo voluto dare alle iniziative legate alla tutela dal rischio sismico e dal rischio idrogeologico – ha sottolineato Musumeci – Sono due rischi che la politica edificatoria degli ultimi decenni ha considerato marginali».

Per l’assessore Toto Cordaro «la riforma di sistema non vuole essere soltanto la riforma di una legge ma anche di una impostazione del governo del territorio per gli anni a venire in Sicilia». «Il ddl che abbiamo redatto grazie ai tecnici del dipartimento urbanistica, con l’ausilio di alcuni docenti e che ha visto coinvolto un mondo ambio – ha proseguito Cordaro – è una idea di sistema, una idea nuova di gestione del territorio. Sarà una rivoluzione: dalla fase autorizzativa a quella dei controlli.

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