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Sicilia, la Finanziaria arriva all’Ars: testo “monstre” con 135 articoli

Di Redazione |

PALERMO – Sono 135 gli articoli della disegno di legge di stabilità regionale che è stato incardinato questo pomeriggio a sala d’Ercole; il numero è al netto dei 25 articoli stralciati dalla Presidenza dell’Ars per incostituzionalità. Il termine per gli emendamenti scade domani a mezzanotte. Sempre domani la capigruppo dovrebbe stabilire il timing, il presidente Gianfranco Micciché proporrà la discussione generale per venerdì e la votazione degli articoli a partire da lunedì prossimo. 

Sono come detto venticinque gli articoli della legge di stabilità stralciati dalla Presidenza dell’Ars dal testo approvato nei giorni scorsi dalla commissione Bilancio con un testo diventato «monstre» rispetto a quello iniziale. A spiegare le ragioni dello stralcio è stato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, aprendo la seduta parlamentare di questo pomeriggio. «Gli uffici hanno lavorato anche di sabato e domenica, ho dovuto stralciare alcuni articoli perché incostituzionali», ha detto Miccichè, che è apparso sotto tono probabilmente per il lungo confronto avuto nelle ultime ore con la maggioranza e le opposizioni perché il testo arrivato in commissione Bilancio con una cinquantina di articoli si è poi quadruplicato per gli emendamenti dei deputati. Molti degli articoli inseriti durante i lavori della commissione, che ha approvato il ddl sabato all’alba, sono di carattere ordinamentale, ha confermato il presidente dell’Ars. Miccichè ha dato tempo fino a mezzogiorno di domani per gli emendamenti al bilancio di previsione e fino alla mezzanotte, sempre di domani, per quelli alla legge di stabilità.

«Non ci sarà alcun ostacolo a eventuali aggiuntivi sempre di carattere ordinamentale, ovviamente non me ne aspetto un migliaio perché abbiamo la necessità di correre con i lavori», ha sottolineato, lanciando così un appello al buon senso.

Micciché ha auspicato un confronto sereno tra maggioranza e opposizione, proprio per la mole delle norme inserite nel testo e ha anticipato la proposta che farà domani ai capigruppo sulla road map, prima della seduta di sala d’Ercole, convocata alle 16 per l’approvazione del bilancio di previsione 2021 e del bilancio interno dell’Ars. «La mia idea sarebbe di lavorare il prossimo venerdì soltanto per iniziare i lavori della finanziaria (con la discussione generale, ndr) , poi da lunedì tutti i giorni nel pomeriggio come abitudine – ha suggerito – Se capisco che sarà necessario aumentare le ore di lavoro vorrei stare in aula anche di sabato e domenica».

Quindi l’appello all’aula: «La Regione è in gestione provvisoria e dobbiamo cercare di fare prima possibile perché c’è gente che rischia di non prendere lo stipendio».

E al M5s che in aula ha anticipato la volontà di presentare emendamenti aggiuntivi al ddl stabilità, il presidente dell’Ars ha risposto. «Certo gli aggiuntivi si possono presentare e li valuteremo, ma non siamo nelle condizioni di boccare i lavori, dobbiamo correre facendo le cose per bene, perché il rischio è che se si supera questo mese ci saranno persone che non prenderanno lo stipendio, e questo non ce lo possiamo permettere, vorrebbe dire che non siamo una classe dirigente in grado di gestire l’isola e io penso invece che lo siamo».

ll testo avrebbe dovuto ottenere il semaforo verde lo scorso 28 febbraio in base all’accordo tra la Regione e lo Stato sulla spalmatura in dieci anni del disavanzo. Al momento, dunque, la Regione si trova come ricordato da Micciché in gestione provvisoria con la spesa bloccata, ad eccezione dei pagamenti obbligatori.

 L’aula si riunirà domani, alle 16. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA