Sicilia Futura, ultimatum al Pd: «Il tempo sta per scadere»

Di Mario Barresi / 05 Gennaio 2018

«Io sono stato candidato ed eletto in Sicilia Futura, che ha lealmente sostenuto Micari così come poteva, visto che per colpa del Pd è diventato quasi subito un candidato sbagliato. Eppure abbiamo portato un 6,5 per cento al centrosinistra, un risultato straordinario se si considera che il nostro elettorato, non certo ideologizzato, è stato mortificato da un candidato perdente».

Non guardiamo al passato remoto, ma a quello prossimo. Lei e Tamajo avete votato apertamente Miccichè presidente dell’Ars. «Il centrosinistra all’Ars non esiste», ha detto. Cos’è, un alibi per il delitto perfetto dei voltagabbana?

«Tutte sciocchezze. Il concetto l’ho subito chiarito: il centrosinistra dal 5 novembre non s’è riunito né organizzato. Rivendico il nostro voto alla luce del sole a Miccichè per almeno tre ragioni. Abbiamo evitato che fosse il presidente di una sola parte, abbiamo fatto emergere che il centrodestra non ha maggioranza e abbiamo fatto scoppiare le contraddizioni dentro il Pd, che, infatti, in gran parte c’è dovuto venire dietro».

Cosa avete avuto in cambio? Ben poco, se il premio è la deroga di Miccichè sul numero minimo per formare il gruppo all’Ars. C’è dell’altro?

«Nessuna moneta di scambio. La richiesta di deroga era legittima, perché fondata su fatti oggettivi: Sicilia Futura è radicata su tutti i territori. E il presidente l’ha accolta».

Continuerete con gli “aiutini” al centrodestra?

«Noi continueremo a essere opposizione. E sarebbe un’opposizione ancor più efficace, se fosse concertata col Pd, che si dimostra incapace di coordinare il cosiddetto centrosinistra, perché sono dilaniati da lotte intestine e ancora con la pancia piena dopo un’esperienza di governo bocciata dai siciliani».

Sicilia Futura e Pd non riescono più a parlarsi.

«Non ci siamo riusciti neanche per le commissioni all’Ars. In 5 su 7 le opposizioni avevano i numeri per eleggere il presidente, invece abbiamo avuto solo Sammartino. E anche qui si sono accontentati di briciole, facendo prevalere giochetti personali e piccoli egoismi. Il Pd, ancora una volta, ha mostrato mancanza di visione».

Su queste basi dovreste sedervi al tavolo per discutere di seggi alle Politiche…

«Il gruppo dirigente di Sicilia Futura è compatto e si aspetta che il Pd sia conseguenziale rispetto a due fatti. Al percorso degli ultimi due anni e mezzo, fatto di sostegno leale, di presenze dei big del partito alle nostre convention e di promesse chiare. E ai numeri delle Regionali: i nostri 115mila voti sono un terzo dell’alleanza. Gli spazi alle Politiche devono essere proporzionali, per spiegare ai nostri elettori perché continuiamo a spenderci per un Pd che ancora oggi continua a snobbarci».

Eccola. L’endemica sindrome del brutto anatroccolo. Non riuscite proprio a liberarvene…

« Il punto è uno solo: siamo anche noi Pd? Se è sì, come dicono loro, alle parole devono seguire i fatti. Se è no, allora è un altro discorso. Ci vedono come intrusi? Hanno paura di noi perché qualcuno vuole conservare minuscoli simulacri di potere ? Ce lo dicano e noi ne prenderemo atto. Ma si sbrighino. Il tempo sta per scadere».

Del resto, di corteggiatori, fra i vostri amici del centrodestra, non ve ne mancheranno…

«Certamente. Ci stanno cercando tutti. Nessuno escluso. Sicilia Futura potrebbe essere l’ago della bilancia all’Ars e alle Politiche. Ma noi resistiamo a ogni tentazione. Siamo seri e coerenti».

Anche perché Cardinale deve prima confermare il seggio sicuro per la figlia. Qualcuno di voi sostiene che ci sia un eccesso di afflato paterno, a scapito delle ragioni di Sicilia Futura col Pd…

«Sono illazioni che respingo fermamente. Conosco e stimo Totò, è fuori discussione. E poi quella è un’altra storia: Daniela Cardinale è un’ottima deputata del Pd da due legislature. Il padre, con generosità, ha voluto dare idee ed energie al nostro movimento, ma il percorso della figlia, nostra amica ed alleata, è comunque distinto. Lo spazio che deve avere Sicilia Futura all’interno del Pd, non soltanto alle Politiche, fa parte di un percorso totalmente distinto. È chiaro?».

Twitter: @MarioBarresi

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Redazione
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