Quarantasei Comuni siciliani andranno al voto il 10 ottobre (eventuali ballottaggi il 24). La data è stata fissata dal governo regionale, presieduto da Nello Musumeci, su proposta dell’assessorato alle Autonomie locali. In tre dei 46 (Torretta e Mezzojuso nel Palermitano e Misterbianco nel Catanese, sciolti per mafia) si andrà alle urne il 24 ottobre, con eventuale ballottaggio il 7 novembre.
Agrigento: Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, San Biagio Platani (sciolto per infiltrazioni mafiose);
Caltanissetta: San Cataldo (sciolto per infiltrazioni mafiose) e Vallelunga Pratameno (commissariato per la sfiducia al sindaco);
Catania: Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Ramacca;
Enna: Calascibetta;
Messina: Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (sciolto per infiltrazioni mafiose), Patti, Rodì Milici, San Marco D’Alunzio, Sant'Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta;
Palermo: Alia, Montelepre, San Cipirello (sciolto per infiltrazioni mafiose), San Giuseppe Jato, Terrasini;
Ragusa: Vittoria (sciolto per infiltrazioni mafiose);
Siracusa: Ferla, Lentini, Noto, Pachino (sciolto per infiltrazioni mafiose), Rosolini, Sortino;
Trapani: Alcamo e Calatafimi Segesta.