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Sì dell’Ars al mutuo da 145 mln per i Comuni

Sì dell’Ars al mutuo da 145 mln per i Comuni Trenta milioni alle ex Province per le strade

Finanziaria, i lavori all’Ars: niente soldi ad aeroporti Comiso-Trapani

Di Lillo Miceli |

PALERMO – Il problema della mobilità all’interno ed all’esterno della Sicilia, ha tenuto inchiodata l’Ars su un dibattito che si è protratto a lungo: su una norma che nel disegno di legge di stabilità non c’è; e su una che non c’è. La norma che non c’è riguarda il finanziamento necessario per evitare la chiusura dell’aeroporto di Comiso, che è stata stralciata dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone; e quella che c’è, il finanziamento di 30 milioni per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, in buona parte franate e non solo a causa delle recenti piogge. Alcune sono dissestate da anni. Il quesito su cui si è creata una grande confusione, era su chi dovrà gestire questi 30 milioni di euro. Dopo un lungo tira e molla, le risorse saranno gestite dai commissari straordinari delle ex Province, previa programmazione affidata all’assessorato regionale delle Infrastrutture. Ma per riparare le strade provinciali occorrerebbero almeno due miliardi di euro.  

Per la reintroduzione in finanziaria di circa 2,5 milioni di euro per evitare la chiusura dell’aeroporto di Comiso (più o meno la stessa cifra sarà necessaria per l’aeroporto di Trapani-Birgi), Giorgio Assenza (Forza Italia) aveva presentato una serie di emendamenti. Anche Pippo Digiacomo (Pd) ha fatto la voce grossa, dichiarando intenzioni bellicose: «Sono pronto a disotterrare l’ascia di guerra». Ma sono stati sollevati dubbi, poiché il finanziamento potrebbe essere considerato dall’Ue, come aiuto di Stato. Per Assenza, però, essendo l’aeroporto di Comiso una «start up», non ci sarebbero aiuti di Stato.  

Nella giornata di lavori d’aula sono stati inoltre approvati un mutuo da 145 milioni che dovrebbe servire per finanziare i Comuni e la norma he proroga i contratti dei precari degli enti locali, con una spesa di circa 300 milioni di euro. Con un emendamento del deputato Mariella Maggio (Pd) sono stati prorogati anche i rapporti di lavoro dei seimila Asu. Con un emendamento del M5s, l’Ars ha cassato con voto segreto (31 voti a favore, 31 contrari e 1 astenuto) la norma della finanziaria che prevedeva l’assunzione degli ex 186 dipendenti Coinres dell’Ato Palermo.  

Durante i lavori d’Aula, come nei giorni precedenti, è stata reclamata più volte la presenza del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che però non avrebbe alcuna intenzione di occupare il suo scranno a Sala d’Ercole. «La finanziaria – ha sottolineato – l’ho firmata io. La norma su Comiso e quelle sulla semplificazione amministrativa, ecc. sono state stralciate dal presidente dell’Ars. Ma senza norme per lo sviluppo, come si fa a cambiare la Sicilia. A maggio presenteremo un apposito disegno di legge».  

L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, intervenendo ad inizio di seduta, ha ribadito: «Abbiamo tentato di risolvere tutti i problemi, evitando la macelleria sociale. Ci sono quattro-cinque tempi, sui quali ho riscontrato un interesse di quasi tutti i partiti, che pensiamo di affrontare nei prossimi due mesi». Si tratta del piano di valorizzazione degli aeroporti siciliani; il contenimento della spesa su trasporto gommato che riguarda l’Ast, ma anche le aziende private; i contratti di servizio e il reddito minimo; i teatri e le Ipab. «Non intendo tagliare la cultura – ha detto Baccei – ma vorrei avere la certezza che i finanziamenti siano utilizzati per le produzioni artistiche e non per i dipendenti amministrativi. La stessa cosa vale per le Ipab. Mi impegno a trovare 15-20 milioni di euro per dare risposte a queste tematiche».  

Nello Musumeci, da parte sua, ha alzato l’indice contro il governo regionale che «ignora la sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto alla Sicilia il diritto a riscuotere le imposte su energia e carburanti».  

Fabrizio Ferrandelli (Pd), rivolto a Crocetta ha dichiarato: «Non si può firmare la finanziaria e poi non essere in Aula. Si è chiusa una stagione politica e dovremmo prenderne atto».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA