«Sei come Hitler». «Fatti curare». Tra Micciché e Salvini polemiche al veleno sui migranti

Di Redazione / 27 Gennaio 2019

PALERMO – «A questo signore hanno detto di far scendere i bambini dalla nave Sea Watch e ha risposto di no. Salvini è peggio di Hitler. Quando dice “prima gli italiani” mi fa impazzire, perché Hitler diceva prima gli ariani, uguale». E’ il durissimo attacco del presidente dell’Ars e  commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, che oggi a Mazara del Vallo, per festeggiare i 25 anni dalla nascita di Forza Italia, non ha mancato di commentare quello che sta succedendo davanti a Siracusa con la nave Sea Watch 3 e la decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini di non far sbarcare anche soli i minori

«Questa storia dell’immigrazione non può finire così – ha aggiunto il leader siciliano di Forza Italia -. E’ pericolosissimo che Salvini vieti ai bambini di sbarcare: ma che uomo sei? Forza Italia si può alleare con la Lega, ma in Sicilia sull’immigrazione dobbiamo essere noi a dire ciò che dobbiamo fare. Non cediamo all’odio collettivo. Non si può avere nella propria proposta politica l’eliminazione dell’altro perché ha il colore della pelle diverso – ha aggiunto il presidente -. Siamo tutti scuri in faccia e non mi sembra che Salvini sia un ariano».

«Siamo antropologicamente diversi dalla Lega – ha sottolineato ancora -. In Sicilia siamo 5 milioni, altri 5 milioni di siciliani sono nel resto d’Italia e altri 50 milioni nel mondo. Siamo noi gli emigranti. E’ assurdo che ci vengono a chiedere se siamo favorevoli o no ai migranti. Ciascuno di noi ha un parente che è stato costretto a lasciare la Sicilia per mancanza di lavoro».

Non ha tardato ad arrivare la reazione del ministro dell’Interno, che si è sentito paragonare addirittura ad Hitler.  «Questo signore (di Forza Italia) ha bisogno di studiare la storia ma soprattutto ha bisogno di un dottore, ma uno bravo», ha sscritto un tweet il leader della Lega  replicando a quando detto da Miccichè.

Più articolata la reazione di Alessandro Pagano, vicecapo gruppo alla Camera della Lega: «Le dichiarazioni pesanti usate da Miccichè hanno generato in tutta l’opinione pubblica, moderata e non, parecchia indignazione. A Gianfranco Miccichè, al quale paradossalmente continuo a volere bene, essendo memore di quello che egli fu in termini strategici e politici per la politica siciliana nei primi anni del berlusconismo, non posso non ricordare che lo studio della storia, quando è fatta bene, farebbe bene anche a lui, che a Mazara del Vallo, ha usato toni che sono oscillati tra il roboante, lo strappalacrime e il ridicolo. Pur di raggiungere il suo obiettivo è arrivato a citare anche Hitler e gli ariani». Ma secondo Pagano «quando Miccichè le evoca vuol dire che non vuole affrontare il problema con serietà» perché quando Salvini dice “prima gli italiani” lo dice perche sa che «il popolo italiano che non ha risolto i propri grandi problemi, non può lontanamente pensare di affrontare quelli degli altri».  Questo – conclude Pagano – «il popolo di FI lo ha capito bene e sono certo che, il prossimo 26 Maggio, giorno delle elezioni europee, a lui darà risposta».

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