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Schifani: “1.252 nuovi assunti nei prossimi tre anni e liste d’attesa tagliate del 90%”. L’opposizione: “La Sicilia è la terra di Bengodi?”

Il presidente fa il bilancio dei risultati raggiunti in un anno di governo e annunciare le priorità in agenda, dai termovalorizzatori al voto diretto nelle Province

Di Redazione |

Nella sua agenda il governatore della Sicilia, Renato Schifani, ha segnato un bel po’ di priorità per l’anno appena cominciato: la reintroduzione, prima Regione in Italia, del voto diretto nelle Province superando la Delrio con la riforma pronta per l’Assemblea regionale, la costruzione di due termovalorizzatori per i quali aspetta dal ministro Gilberto Pichetto Fratin i poteri speciali come quelli assegnati dal governo Draghi al sindaco di Roma Gualtieri, la battaglia contro il ‘caro-voli’ ampliando alle destinazioni del Nord Italia gli sconti già in vigore per i siciliani che viaggiano in aereo per Milano e Roma, l’autonomia differenziata con l’equità sociale dei Lep, più risorse per l’insularità, la firma dell’accordo sui Fondi per la sviluppo e la coesione col ministro Raffale Fitto.

I risultati raggiunti

Ma intanto Schifani brinda, incontrando la stampa a Palazzo d’Orleans per fare un bilancio dell’azione di governo, per alcuni risultati raggiunti. Il 2023 – ha aggiunto Schifani – si è chiuso per la Regione siciliana con un aumento delle entrate pari a 1 miliardo e 300 milioni di euro (Irpef, Ires, Iva e bolo auto) con un incremento di circa il 10% rispetto al 2022. «Con questo dato – ha affermato il presidente Schifani – nel rendiconto per il 2023 il disavanzo della Regione sarà ridotto di 1,8 miliardi di euro, e arriverà a quota 2,9 miliardi con un crollo notevole. Con questo trend azzereremo il disavanzo in tempi anteriori rispetto alla spalmatura decennale, questa è la nostra speranza. Tutto questo è frutto di un evento, c’è quanto meno un rilancio dell’economia grazie anche a una iniezione di liquidità».

Ha inoltre elencato tra i risultati il raggiungimento del target di spesa dei fondi Ue 2014-20 che ha evitato il disimpegno di un miliardo al fotofinish, il parere positivo del Coordinamento tecnico specialistico (Cts) a investimenti in Sicilia per 19 miliardi di euro.

Nuovi assunti alla Regione

La Regione inquadrerà 1.252 persone nei prossimi tre anni, tra nuovi assunti, scorrimento di graduatorie e progressioni verticali. I primi 655 posti saranno assegnati quest’anno, 262 nel 2025 e 335 nel 2026.

“Sanità, liste d’attesa azzerate”

In Sicilia le liste d’attesa, alla fine del 2023, sono state ridotte dell’88,2% per i ricoveri e del 92% per le prestazioni ambulatoriali; nella provincia di Trapani sono state azzerate ha poi detto il presidente della Regione. «E’ un miracolo? No – ha detto Schifani – Cerchiamo di lavorare al meglio, poi possiamo anche sbagliare, e se facciamo errori li facciamo in buona fede. Questo risultato sulle liste d’attesa lo abbiamo ottenuto perché abbiamo fatto un doppio accertamento sulla reale sussistenza dei richiedenti a essere visitati e ricoverati. In lista d’attesa c’erano persone che aspettavano da due anni, mi sono chiesto se era concepibile e se permaneva la richiesta a distanza di tutto questo tempo da parte del richiedente. Grazie a queste verifiche è stato sfoltito quell’arretrato che stagnava e che danneggiava chi aveva il reale interesse a essere assisto. Al questo risultato, inoltre, hanno contribuito anche la sanità pubblica e quella privata».

La maxi sanatoria per chi ha costruito sulle coste

Sempre Schifani ha parlato dell ddl che prevede una maxi sanatoria: «Il disegno di legge sull’urbanistica è stato esitato in commissione all’Ars, deve essere calendarizzato dalla capigruppo. Non sta al governo in questa fase fare delle valutazioni. Quello che affronta un emendamento, inserito nel testo, non è un condono aperto e scriteriato, ma tende a rimediare a una confusione legislativa che ha determinato un limbo per gli immobili costruiti a 150 metri dalle coste tra il 1976 e il 1985. Non si tratta di un condono delle coste ma molto più chirurgico».

La bozza del piano Fsc e i due termovalizzatori

«Stiamo definendo con gli addetti ai lavori la bozza del piano Fsc. E’ un lavoro delicato posto in essere secondo la logica della concentrazione dei fondi su interventi di qualità e non sulla parcellizzazione. Ci sono risorse per interventi su acqua e rifiuti, con una somma rilevante precediamo all’acquisto dei termovalorizzatori, perché siamo contrari a project financing, ovviamente tramite gare. Per correttezza istituzionale non dico nulla, ma sono fiducioso che da qui a qualche giorno si possa avere una grande novità sul fronte termovalorizzatori». Il governatore ha in cantiere la costruzione di due termovalorizzatori per i quali aspetta dal ministro Gilberto Pichetto Fratin i poteri speciali come quelli assegnati dal governo Draghi al sindaco di Roma Gualtieri.

M5S: “La Sicilia è la terra di Bengodi?”

«A leggere le parole di Schifani in conferenza stampa, per qualche momento abbiamo pensato che non avesse parlato della Sicilia, ma della terra di Bengodi: liste d’attesa per le visite mediche e gli esami diagnostici praticamente inesistenti, sconti sui voli, conti in nettissimo miglioramento e via discorrendo. Peccato che la realtà sia ben diversa e basterebbe fare un giro negli ospedali e nei vari territori per rendersene conto o chiedere ai sindaci che sono stati praticamente abbandonati al proprio destino», afferma Il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca. “Schifani stesso – continua De Luca- recentemente diceva che il 2024 dovrà essere l’anno dei risultati visibili. Devo confessare che è stata forse l’unica occasione in cui sono stato d’accordo con lui: evidentemente anche lui, come tutti i siciliani, a dispetto di quanto affermato ora davanti a telecamere e taccuini, si era reso perfettamente conto, che il suo governo risultati non ne ha fatti proprio vedere. Per farli vedere, del resto, i risultati si dovrebbero prima conseguire, e il suo esecutivo, finora, di risultati concreti non ne ha raggiunto nemmeno uno».«Fiasco completo sul versante rifiuti, sulla sanità non ne parliamo, per il caro voli solo chiacchiere e poco altro, prevenzione incendi zero, difesa dei fondi fsc per lo sviluppo dell’isola completamente inesistente, tranne qualche finta presa di posizione che, ovviamente, non ha portato a nulla, welfare del tutto scomparso. E non vado oltre», conclude.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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