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Il dopo flop

“Sbarco” di Conte il 25 e 26: «M5S, rivincita in Sicilia»

Di Paola: «Alle Amministrative i migliori risultati d’Italia»

Di Mario Barresi |

Che i risultati, nei comuni di quasi tutt’Italia, siano stati deludenti non può negarlo nemmeno lui. Eppure l’inguaribile ottimismo di Nuccio Di Paola partorisce una premonizione impegnativa: «La Sicilia, come sempre, darà grandi soddisfazioni a Giuseppe Conte. Da qui ripartirà, contrariamente alla tradizione che ci vede meno performanti alle elezioni amministrative, la rivincita del Movimento 5 stelle: qui avremo i migliori risultati a livello nazionale».Il referente regionale ne è tanto sicuro da aver «stressato» il leader nazionale per fargli chiudere la campagna elettorale nell’Isola. «Gli ho detto: “Giuseppe, vieni in Sicilia a intestarti i risultati, sono certo che non te ne pentirai”».

E l’ex premier ha accettato: lo sbarco di Conte è previsto in una due giorni, giovedì 25 e venerdì 26 maggio, con un tour che toccherà i capoluoghi e le principali altre città al voto. Oggi a Roma saranno definite le tappe. «Compatibilmente con le esigenze di sicurezza del presidente , proverò anche a farlo salire sul pullman con cui sto girando i comuni alle urne», azzarda Di Paola. Che, nell’ultima settimana di campagna elettorale, avrà un altro testimonial di rango al suo fianco: dal 21 al 24 maggio arriva l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, che proprio ieri ha sottolineato che il M5S «sta facendo dei preziosi passi avanti nel radicamento sui territori».

Ed è proprio su questo concetto che il coordinatore regionale batte: «Stiamo lavorando molto, anche al di fuori dello zoccolo duro degli attivisti, per aumentare la presenza sui territori siciliani, senza indietreggiare sui nostri principi, ma allargando a fasce del civismo e delle associazioni che condividono le nostre battaglie». Il che, in soldoni, per il voto del 28 e 29 maggio significa che «il M5S corre con il simbolo in 16 comuni ed è presenti, fra candidati sindaci, vice designati e liste senza simbolo ma certificate, in una trentina di competizioni comunali».

Alcune delle quali rappresentano un laboratorio siciliano, che – oltre alla riedizione del fronte giallorosso col Pd – unifica tutte le opposizioni del centrodestra che governa la Regione, coinvolgendo i movimenti di Cateno De Luca. «Buone aspettative», per Di Paola, ci sono nei test di Licata e Carlentini, due dei tre comuni (l’altro è Modica) in cui si sperimenta la coalizione con dem e “Scateno”. Ma i riflettori dei grillini siciliani sono puntati soprattutto su Siracusa, «dove puntiamo al ballottaggio con Renata Giunta», in asse con Pd, Si-Verdi e civiche, così come a Catania, dove Di Paola continua a «essere convinto della remuntada di Maurizio Caserta», con il pronostico che «comunque saremo la prima lista della coalizione». E anche a Ragusa e Trapani, con la sfida sui sindaci più ardua, «le nostre liste ci daranno soddisfazioni». Le sorprese? «Vi faccio i nomi di due città, segnateveli: Piazza Armerina e Paceco».

E così, mentre a Roma si leccano le ferite per l’ennesimo flop alle amministrative, dalla Sicilia arriva una ventata di ottimismo: «La venuta del presidente Conte sposterà qualche punto di voto d’opinione e sarà decisiva per farci vincere in alcuni comuni. Ma il resto dobbiamo mettercelo noi: il M5S può essere perno centrale del fronte con Pd, sinistra e civici soltanto se assume un ruolo da protagonista a partire dai risultati alle prossime amministrative. Dobbiamo finalmente fare uscire dei numeri importanti». Se fosse davvero così, magari qualcuno dovrà chiamare Di Paola come prof al master grillino sul “modello Sicilia”. Il 29 sera sapremo se è una boutade.Twitter: MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA