quirinale
Salvini: “Mattarella bis”. Mezz’ora di colloquio tra Presidente e Draghi. Svolta in giornata?
Il premier: "Il capo dello Stato resti per il bene del Paese". Il leader della Lega: "Confermiamo Mattarella e Draghi"
Si va verso la rielezione del presidente Mattarella. Dopo i veti e i nomi bruciati il parlamento sembra andare compatto verso questa soluzione, la riconferma della squadra Mattarella-Draghi. I leader starebbero sondando la disponibilità del presidente che stamattina ha avuto un lungo colloquio con il premier.
Tutti i leader hanno avanzato proposta di Mattarella. Salvini: "Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il Presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano». E anche Casini, tra i nomi più forti per il Quirinale ha dichiarato: «L'Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del paese».
Anche Draghi sarebbe intervenuto nella mediazione. E’ opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale «per il bene e la stabilità del Paese». E’ quanto avrebbe detto il premier – si apprende da fonti autorevoli – al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l’auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.
Per Ignazio La Russa è una sconfitta: «Pur rispettando la persona di Mattarella, noi votetemo Nordio. Il Parlamento è in una posizione drammatica perché sta eleggendo un presidente non per salvare il paese, ma perché non si mette d’accordo su una delle tante figure. Non è per colpa di Salvini, ma credo per colpa di tutti quelli che accettano questa situazione». Così il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa conversando con i cronisti. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA