Matteo Salvini ha incontrato in un hotel, a Palermo, il leader di Fi in Sicilia Gianfranco Miccichè, e l’ex presidente della Regione e fondatore del partito autonomista Raffaele Lombardo. Al centro del confronto le elezioni amministrative e le regionali. «Stiamo lavorando per l'unità del centrodestra ci sono tanti nomi in campo, non abbiamo ancora trovato una sintesi ma uniti vinciamo», ha detto Salvini ai cronisti dopo la visita nel cimitero dei Rotoli, nel cui deposito ci sono in questo momento 993 bare in attesa di sepoltura. Da mesi la Lega contesta l'amministrazione comunale per la gestione del cimitero. E’ la seconda volta che Salvini si reca al cimitero.
E sulle candidature a sindaco di Palermo, il leader della Lega ha affermato: «Palermo avrà il suo candidato sindaco di centrodestra unitario, l’obiettivo è vincere». «Abbiamo le liste pronte sia al Comune di Palermo sia alla Regione Siciliana, rimangono pochissimi spazi. Sui nomi dei candidati lasciatemi un pò di tempo, il centrodestra vince la dove è unito. So che qui ci sono un pò di bisticci e di diversità di vedute: Musumeci, la Meloni, Lombardo, Forza Italia. Provo a fare sintesi».
«Il centrodestra unito prevede la presenza di tutti, ma tutti devono volere l’unità: io la voglio. Se qualcuno dice "il candidato è mio oppure me ne vado col pallone e non giocate più" non va bene, io intendo il dialogo in maniera diversa», ha aggiunto ancora Salvini parlando del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana. A chi ha ricordato che il governatore Nello Musumeci è già in campo col sostegno di Fratelli d’Italia, Salvini ha risposto: «Lui è il governatore in carica e deve fare bene il suo lavoro in questi mesi: poi sul prossimo candidato decideremo tutti insieme».
Salvini ha anche affrontato il tema della guerra in Ucraina: «Non ho paura di mettermi a disposizione in nome della pace. Voglio fare qualcosa che aiuta e risolve, sono in contatto con diverse realtà che stanno lavorando per portare in Italia decine e decine di bambini, vedove e orfani. Sto interloquendo col premier polacco e con l'ambasciatore italiano in Polonia. Se tutto è tranquillo e confermato penso di essere presente sul posto la prossima settimana con tutte le cautele del caso. Con la guerra non si scherza, non mi interessa fare passeggiate, se riusciamo a organizzare la logistica per riportare in Italia donne e bambini».
E ancora: «Mi sono impegnato a non fare polemiche. Dico colo che quando hai un ambasciatore a Mosca che sta lavorando per il dialogo e il disarmo dire certe cose … però mi taccio». Così il leader della Lega ha commentato con i cronisti le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul presidente della Russia Vladimir Putin.