Politica
Sale la tensione sul decreto Salvini, a Palermo sit-in per il sindaco Orlando
PALERMO – Mentre Palermo scende in piazza per manifestare solidarietà al sindaco Leoluca Orlando, resta alta la tensione tra alcuni sindaci e Matteo Salvini sul decreto sicurezza e i soccorsi alla nave Sea Watch 3. I primi cittadini di Palermo e di Napoli Luigi De Magistris, non arretrano di un millimetro e non vogliono applicare il provvedimento, altri sindaci si sono accodati ma gli avvertimenti del Viminale fanno capire che la legge non può non essere applicata. E allora c’è chi, come il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, propone un referendum abrogativo.
Intanto centinaia di persone hanno preso parte – nonostante il freddo e la pioggia – al presidio contro il decreto Salvini davanti a Palazzo delle Aquile di Palermo, sede del Comune. Presenti rappresentanti di associazioni, come Libera e ARCI, di sindacati, di Legambiente. C’è anche il segretario regionale del Pd Davide Faraone con alcuni esponenti del partito, ma senza bandiere di partito. «Lo abbiamo deciso per rispetto di chi ha voluto organizzare questo sito in», spiega Faraone.
Il sindaco Leoluca Orlando, che è andato a salutare i cittadini, è stato accolto al grido di “Luca, Luca”. «Salvini non ha argomenti e quindi è nervoso. Io rispondo dicendogli che ho esercitato le mie prerogative di sindaco. Ho sospeso l’applicazione di norme di esclusiva competenza comunale che potevano pregiudicare i diritti umani di persone e adesso adirò l’autorità giudiziaria contro norme che trasformano in illegale chi è nella legalità», ha detto il sindaco di Palermo.
«Salvini dice che sono un traditore? Evidentemente non ha argomenti. Il mio non è un atto di disobbedienza. Eversivo è chi viola i diritti umani. Queste norme sono un insulto agli italiani, non solo ai migranti, un insulto alla nostra cultura dell’accoglienza. Il mio atto rispecchia l’animo dei palermitani che sono un popolo accogliente», ha detto Orlando che ha parlato anche dei migranti a cui è stato impedito di sbarcare in Italia: «Il porto di Palermo è aperto e li accoglie. Il ministro Toninelli la smetta di fare il pupo nelle mani dell’eversivo Salvini».
La risposta di Salvini
Da Chieti, dove ha tenuto un comizio in piazza, il vicepremier Matteo Salvini risponde indirettamente a Orlando: «C’è qualche sindaco incapace che si inventa polemiche che non esistono, si preoccupano di presunti diritti di finti profughi. Io faccio l’interesse di italiani e profughi veri – ha spiegato. Ma molti sindaci non hanno nemmeno letto il decreto sicurezza, i bambini non possono essere toccati».
«Sono 10 sindaci, mentre in Italia ce ne sono ottomila, andiamoli a sentire», ha detto ancora Salvini che invce sul suo profilo Facebook ha scritto: «Il Pd ha già fatto abbastanza danni al Paese, facendolo invadere per anni da un’immigrazione clandestina senza freni e senza controlli. Ora la musica è CAMBIATA. Indietro non si torna, gli italiani vogliono ordine, sicurezza, RISPETTO. Avanti tutta». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA