Rimborsi M5S, il catanese Cappellani: «Restituirli? Ho dimenticato password»

Di Redazione / 06 Gennaio 2020

Roma – «Premesso che sono un grande sostenitore di questo governo Conte, devo confessare, un certo malessere». Lo dice, parlando con l’Adnkronos, il deputato catanese del M5S, Santi Cappellani, uno dei parlamentari non ancora in regola con le restituzioni. Interpellato da più testate aveva spiegato: «Le restituzioni sono disposto a farle, ma sono tecnicamente impossibilitato. Mi sono dimenticato la password, mi era già capitato lo scorso anno e ora non riesco ad accedere alle pagine che servono per caricare i bonifici».

Ma ora accusa i vertici del M5S. «In primo luogo» Cappellani si dice deluso dalla «gestione del Movimento in Sicilia, questa sì in mano all’anarchia». Ma, prosegue, «alcune scelte politiche a Palermo come a Roma mi paiono incomprensibili». E cioè? «Si è sempre parlato di tenere riservate le discussioni interne, fino al limite di un’odiosa omertà. E invece, sulle restituzioni, senza neanche un momento di confronto, io e molti altri siamo stati dati in pasto al pubblico in nome di un incomprensibile “pugno di ferro”, causando una vera e propria “shit storm” nei confronti dei ritardatari, da parte degli attivisti, degli avversari politici e in ultimo anche dai media». Resterà nel M5S? «Non sono stato io a sollevare la questione ma i vertici. I miei punti di vista li ho sempre espressi. Staremo a vedere».

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