Politica
Riflessioni sul Pd Catania, le repliche a Marilli
Catania – Si infiamma il dibattito nel partito democratico cittadino, alla luce della lettera aperta ai colleghi, scritta dall’esponente Otello Marilli che ieri, in un articolo pubblicato sul nostro sito, ha sollecitato una riflessione sull’assenza assordante del partito democratico nella vita amministrativa della città, ricordando anche quello che ha definito il clamoroso errore alle elezioni del 2018 quando il Pd ha rinunciato a presentarsi con una lista rappresentativa del partito.
A Marilli ha replicato con un post su Facebook, Jacopo Torrisi che riferendosi al compagno di partito, ha esordito con “A volte ritornano”. Torrisi ha invece ricordato che il tanto osannato Pd ai tempi di Marilli era attraversato da correnti e divisioni. E ha proseguito dicendo che adesso Marilli “pensa bene di lanciare giudizi, un po’ retorici, sul lavoro di chi è rimasto e lo fa in pubblico e senza confrontarsi direttamente” . “Forse caro Otello dai 2000 chilometri di distanza in cui ti trovi alcune cose non le hai viste o forse non te le hanno raccontate…”.
Per ultimo a intervenire nel dibattito è stato il presidente del circolo Pd Nesima-San Leone Angelo Mammana: “In merito all’articolo sul sito lasicilia.it del 18 marzo nel quale un nostro stimato esponente storico della sinistra catanese, Otello Marilli si poneva degli interrogativi sul futuro e sulla prospettiva del partito catanese, ho il dovere di partecipare al dibattito e anch’io porre delle riflessioni. In un recente passato avevo posto pubblicamente sui media, con forza la totale assenza di democrazia all’interno del partito, lo svuotamento degli organismi la chiusura dei circoli storici scomodi, la epurazione dei dirigenti dissidenti e non allineati, la prevalenza delle correnti e dei notabilati o pseudo tali nati solo per fare esclusivamente gli interessi personali di alcuni.
Alla luce di quanto sopra mi chiedo, se il gruppo dirigente catanese composto da ex lombardiani, ex forzisti, di rinviati a giudizio per responsabilita’ del dissesto del Comune di Catania, quale credibilita’ avrà agli occhi della opinione pubblica? La risposta e’ ……nessuna credibilità politica. Ecco perché si spiega il silenzio assordante del partito sulla attività amministrativa disarmante del centrodestra in una città abbandonata a se stessa quasi rassegnata ad un declino economico e sociale”.
“Cosa diremo – continua Mammana – e quali proposte avanzeremo ai catanesi sulle attività commerciali agonizzanti, sui servizi, sul terziario, sul turismo, sulla sicurezza dei cittadini, per non parlare delle crescenti attivita’ criminali composti soprattutto da giovanissimi che rendono i quartieri popolari sempre più invivibili. Non possono bastare le iniziative anche se lodevoli di qualche giovane, nel nostro partito serve una “rivoluzione” un ricambio totale del gruppo dirigente che non ha nulla da dire se non conservare il posto.
Se i “dinosauri” non dovessero andare a casa, se questo non dovesse accadere, il declino del nostro partito e della sinistra catanese sara’ inevitabile”.
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