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Riflessioni sul Pd Catania, le repliche a Marilli

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Si infiamma il dibattito nel partito democratico cittadino, alla luce della lettera aperta ai colleghi, scritta dall’esponente Otello Marilli che ieri, in un articolo pubblicato sul nostro sito, ha sollecitato una riflessione sull’assenza assordante del partito democratico nella vita amministrativa della città, ricordando anche quello che ha definito il clamoroso errore alle elezioni del 2018 quando il Pd ha rinunciato a presentarsi con una lista rappresentativa del partito. 

A Marilli ha replicato con un post su Facebook, Jacopo Torrisi che riferendosi al compagno di partito, ha esordito con “A volte ritornano”. Torrisi ha invece ricordato che il tanto osannato Pd ai tempi di Marilli era attraversato da correnti e divisioni. E ha proseguito dicendo che adesso Marilli “pensa bene di lanciare giudizi, un po’ retorici, sul lavoro di chi è rimasto e lo fa in pubblico e senza confrontarsi direttamente” . “Forse caro Otello  dai 2000 chilometri di distanza in cui ti trovi  alcune cose non le hai viste o forse non te le hanno raccontate…”.

Per  ultimo a intervenire nel dibattito è stato il presidente del circolo Pd Nesima-San Leone Angelo Mammana: “In  merito  all’articolo  sul sito lasicilia.it  del  18  marzo  nel  quale  un  nostro  stimato  esponente  storico  della  sinistra  catanese,  Otello  Marilli  si  poneva  degli  interrogativi  sul  futuro  e  sulla  prospettiva  del  partito  catanese, ho  il  dovere  di  partecipare  al  dibattito  e  anch’io  porre  delle riflessioni. In un recente passato avevo posto pubblicamente sui media, con forza  la  totale  assenza  di  democrazia  all’interno  del  partito, lo svuotamento  degli  organismi la chiusura dei circoli storici scomodi, la epurazione  dei  dirigenti  dissidenti  e  non  allineati, la prevalenza delle correnti e dei notabilati o pseudo tali nati solo per fare esclusivamente gli interessi personali di alcuni.

Alla  luce di quanto  sopra  mi  chiedo, se  il  gruppo  dirigente  catanese  composto da ex lombardiani, ex forzisti, di rinviati  a giudizio per responsabilita’ del dissesto del Comune di Catania, quale credibilita’  avrà  agli  occhi della opinione pubblica? La  risposta  e’  ……nessuna  credibilità politica. Ecco perché  si  spiega  il silenzio assordante  del  partito sulla attività  amministrativa  disarmante  del  centrodestra  in  una  città abbandonata  a  se  stessa  quasi  rassegnata  ad  un  declino  economico  e  sociale”.

“Cosa  diremo – continua Mammana – e quali  proposte avanzeremo ai catanesi sulle  attività commerciali  agonizzanti, sui  servizi, sul terziario,  sul  turismo, sulla  sicurezza  dei  cittadini,  per non  parlare  delle  crescenti  attivita’ criminali  composti  soprattutto  da  giovanissimi  che  rendono  i  quartieri  popolari  sempre  più invivibili. Non possono bastare le iniziative  anche  se  lodevoli  di  qualche giovane, nel  nostro  partito  serve  una  “rivoluzione”  un  ricambio  totale  del  gruppo dirigente che non ha nulla da dire se non conservare il posto.

Se  i “dinosauri”  non  dovessero  andare  a  casa, se questo  non  dovesse  accadere, il declino  del  nostro  partito  e  della  sinistra  catanese sara’ inevitabile”.

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