Semaforo verde all’Assemblea regionale siciliana alla legge di stabilità. Il documento contabile ha ottenuto il via libera con 35 voti favorevoli e 24 contrari dopo settimane di tensione e stop and go. La svolta dopo la decisione del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, di stralciare gli ultimi articoli da esaminare e di passare al voto delle tabelle e a quello finale. Una scelta obbligata dopo che ancora stamani il governo era finito ko su due articoli con voto segreto.
Via libera dunque al bilancio e all’allegato col piano di rientro concordato dalla Regione con lo Stato nell’ambito della spalmatura in dieci anni del disavanzo di 1,7 miliardi di euro.
Ma il dato politico che è emerso è quello di una maggioranza sfilacciata. «La maggioranza – ha detto il presidente della Commissione Antimafia regionale siciliana, Claudio Fava – non esiste più. All’incredibile somma di strafalcioni e menzogne sull’emergenza Covid si aggiunge adesso un dato politico incontestabile: la finanziaria è stata affondata dal voto contrario di molti parlamentari del centrodestra. Ragioni morali e sostanziali dovrebbero indurre il presidente Musumeci a prenderne atto e trarne le conseguenze chiudendo la sua esperienza di governo adesso. Nell’interesse di tutti”.