Burocrazia
Regione Siciliana, il risiko dei dirigenti è ancora da decifrare
La macchina amministrativa regionale avrebbe bisogno di nuova linfa ma la norma che l’ex presidente Musumeci aveva immaginato è rimasta senza risorse e giace in cassetto
Alla fine è rimasta nel cassetto, in buona compagnia, insieme ad altre. La norma che il presidente della Regione Nello Musumeci all’inizio del 2018 aveva immaginato per potenziare la misura dello spoils system, non molto diversa da quella che consentì a Dario Franceschini di attingere dal mondo degli esterni per i direttori dei musei, non vide mai la luce per i rapporti di pessimo vicinato che la coalizione di centrodestra ha avuto nei cinque anni del mandato a Palazzo d’Orléans dell’attuale ministro del Sud. Sarebbe stato necessario, ovviamente, nella legge dotare la norma della relativa posta finanziaria.
L’idea, più in generale avrebbe avuto il vantaggio di poter superare il limite dei due esterni, al momento fissato espressamente dalla normativa e andare oltre il perimetro della burocrazia attualmente in servizio alla Regione. Un po' come quando nel calcio italiano si riaprì agli stranieri, prima uno, poi due, fino alla liberalizzazione più totale, così l’abbattimento dei paletti agli esterni consentirebbe, è la riflessione di un tecnico della Funzione pubblica, uscito dal mondo della Regione, di spezzare il legame tra politica regionale, potentati dei partiti e superburocrazia, rinfrescando la macchina amministrativa dell’ente che in sette anni ha perso di fatto l’ossatura principale della sua dirigenza.
Oggi il presidente della Regione Renato Schifani ha complessivamente novanta giorni di tempo dal suo insediamento e centoventi per i commissari, entro cui poter disegnare la nuova fisionomia dei vertici regionali. Una casella essenziale per mandare avanti dipartimenti e strutture a volte così parcellizzate da perdersi in mille rivoli. Al momento alla Regione gli incarichi ad interim tra i dirigenti generali riguardano le direzioni di Rifiuti, Turismo, Dasoe e Istruzione. Nel primo caso, addirittura, Antonio Martini, attuale responsabile dell’Energia con la delega temporanea dei Rifiuti, a sua volta sarà posto in quiescenza a dicembre. Franco Fazio, dirigente dei Beni culturali, ricopre l’incarico anche al Turismo, Mario La Rocca al dipartimento per le attività sanitarie e l’osservatorio epistemologico, e Alberto Pulizzi regge a tempo l’Istruzione, ma è responsabile della Pesca. Intanto la prima anomalia riguarda il fatto che nella normativa statale le fasce di dirigenti sono due, in Sicilia permane invece ancora la terza. La legge regionale 10 del 15 maggio del 2000, prevedeva, 22 anni fa, che l’ultima fascia fosse ad esaurimento e andasse a confluire nella seconda. La distinzione serve perché la normativa attuale obbliga a scegliere i nuovi dirigenti generali attingendo alla seconda fascia che è composta solo da 4 dirigenti.
Un concetto recentemente ribadito dal Tribunale del lavoro a proposito della nomina di Antonio Valenti all’Istruzione a cui ha fatto si è opposto per le vie legali uno dei componenti della seconda fascia. A questa sentenza la Regione ha fatto ricorso. Il passaggio dalla terza alla seconda non può essere automatico, ma rimane disciplinato da specifiche procedure di selezione. Nell’era Crocetta non ebbe maggiore fortuna il tentativo di Alessandro Baccei, assessore all’Economia, di accorpare la seconda e la terza fascia. Quali soluzioni sul campo può trovare il governo regionale per non arrivare impreparato al classico valzer delle poltrone che verosimilmente avverrà tra dicembre e gennaio? Il rompicapo non è di poco conto. La via di una norma all’Ars sembra quella più percorribile, possibilmente concordata con lo Stato in forza anche di uno specifico accordo a monte preesistente sulla materia in cui si indichi la modalità del superamento dalla terza alla seconda fascia; oppure si potrebbe stabilire un periodo transitorio, sempre con norma, al cui interno operare la selezione necessaria per il passaggio sopra citato. Le strade vanno cercate prima di subito. L'anno nuovo è alle porte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA