Regione, primo confronto tra i 5 candidati: alta tensione sugli “impresentabili”

Di Redazione / 29 Ottobre 2017

PALERMO – Gli unici a non fare notizia in questa campagna elettorale siciliana sembrano i «presentabili», e così anche a «Mezz’ora in più» di Lucia Annunziata, il primo confronto sulla tv pubblica tra i cinque candidati alla presidenza della Regione siciliana (Roberto La Rosa, Siciliani liberi; Nello Musumeci, centrodestra; Giancarlo Cancelleri, M5s; Claudio Fava, sinistra, e Fabrizio Micari, centrosinistra) si concentra ancora sugli «impresentabili». Ed è un incrociarsi di spade.


Comincia Cancelleri: «Musumeci aprendo le sue liste a queste persone ha infangato la sua storia, portandosi dietro uomini di Totò Cuffaro, Raffaele Lombardo e Francantonio Genovese». Il candidato del centrodestra si difende reiterando il suo invito agli elettori a non votarli; poi parte in contropiede: «L’unico impresentabile è Cancelleri». E mostra l’ordinanza del tribunale di Palermo che ha accolto il ricorso di un attivista escluso dalle ‘regionariè con cui i 5stelle hanno scelto i candidati.
Il tema domina la puntata e il candidato pentastellato, che aveva sollevato la questione, non intende incassare; accusa l’avversario di non saper leggere le carte del tribunale, mentre Micari ci mette del suo e spiega: «Anche nelle liste di Matteo Salvini, che sostengono Musumeci, ci sono impresentabili». Poi il discorso sembra scivolare su altri argomenti, e il professor Micari, rettore dell’università di Palermo in congedo elettorale, rispondendo a domande sulla candidatura sottolinea che il suo punto debole «non è Claudio Fava», spesso citato in campagna elettorale come l’uomo che ha diviso il fronte della sinistra. «Forse – aggiunge – all’inizio era la limitata notorietà. La spaccatura a sinistra può essere un regalo alla destra».
L’argomento impresentabili sembra esaurito, quando Cancelleri tira fuori un «sei come Ponzio Pilato, ti lavi le mani sugli impresentabili», rivolto ancora al candidato del centrodestra. Musumeci non perde tempo: «E tu sei come Nicodemo, che di giorno stava con Cristo e di notte con i farisei».


Fava, che sul fronte strettamente istituzionale agogna un pò di normalità per la Sicilia, spiegando che forse è arrivata l’ora di rinunciare all’alibi dell’autonomia», non rinuncia a dire la sua sull’argomento chiave del confronto televisivo: «A Catania – spiega – c’è un candidato nelle liste a sostegno di Musumeci che si chiama Riccardo Pellegrino; ha il certificato penale pulito ma fa i comizi inneggiando e rimpiangendo le famiglie mafiose: Nello, io avrei detto o lui o io».  Sul finire arriva la promessa di Musumeci, già candidato a governatore nel 2012, così come Cancelleri: «Questa è la mia ultima avventura elettorale – dice l’esponente del centrodestra che in vista delle regionale ha creato il movimento ‘Diventerà Bellissimà – e la squadra di governo la formerò io: ci saranno persone al di sopra di ogni sospetto». 

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