Due ko consecutivi per il governo siciliano all’Ars sugli articoli 8 e 9 del cosiddetto “collegato” manda in tilt non solo la maggioranza ma anche, secondo l’assessore al territorio Toto Cordaro, anche il sistema di rilevazione del voto. Così seduta chiusa e nuovo rinvio a martedì prossimo.
Il governo è stato battuto per due volte col voto segreto sulle norme per il trasporto pubblico locale (27 a 26) e per le convenzione in materia energetica (25 a 23). A quel punto, Cordaro ha preso la parola e rivolgendosi alla presidenza ha detto: «C’è un problema legato alla corretta funzionalità del sistema di rilevazione del voto in aula, ci sono deputati che hanno votato ma non risultano».
Volendo accertare il funzionamento del sistema il presidente di turno, Roberto Di Mauro, ha comunicato il rinvio della seduta a martedì prossimo.
Ma è subito polemica. «Ne avevo sentite tante a Sala d’Ercole, ma un governo che invece di ammettere la sconfitta in aula dice che “il sistema elettronico di voto non ha funzionatò, rasenta il ridicolo. Oltretutto il sistema ha funzionato perfettamente nella rilevazione dei voti delle opposizioni» ha detto il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo. «Siamo di fronte – aggiunge Lupo – ad un tentativo, tanto goffo quanto inutile, di nascondere un fallimento politico».
«Quando provi a mettere insieme i cocci di un vaso raccogliticcio succede che questo prima o poi andrà in frantumi. Così la maggioranza che sostiene Musumeci in Ars sta andando in frantumi anche per un nonnulla. Basta una votazione con voto segreto ad un emendamento neanche tanto importante in Aula per fare uscire i franchi tiratori che sconfessano Musumeci. Il Presidente prenda atto di questa ennesima sconfitta e tiri le somme» ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Francesco Cappello, a margine della seduta d’Aula di Palazzo dei Normanni in cui è in discussione il “collegato”. Se davvero Musumeci vuol rendere bellissima la Sicilia, valuti l’uscita di scena».