PALERMO – E’ polemica alla Regione sul cosiddetto “salva Catania”, l’emendamento che avrebbe stanziato dei fondi regionali per le casse vuote del Comune etneo. «La polemica sollevata da qualche collega dell’opposizione risulta avere un sapore tanto inutile quanto soltanto demagogico. La norma cosiddetta “Salva Catania” è stata ritenuta ieri tecnicamente inammissibile così come ogni altra norma che non fosse aderente al testo», ha però tagliato corto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone replicando alle critiche dell’esponente del Pd Luca Sammartino.
Secondo il parlamentare dem catanese: «la maggioranza che sostiene Musumeci ha deciso di disinteressarsi di Catania e dei catanesi non presentando, ieri a Sala d’Ercole, alcun emendamento, chiesto dal sindaco Pogliese, durante l’incontro con i parlamentari nazionali e regionali etnei la scorsa settimana, che avrebbe permesso di dare una bocca d’ossigeno alla città»
«Caro Salvo – è stato il messaggio di Sammartino al sindaco catanese – il tuo grido d’aiuto è stato purtroppo ininfluente. Come opposizioni eravamo pronti ad un grande senso di responsabilità, pronti a fare la nostra parte votando l’emendamento che avrebbe consentito l’anticipazione di liquidità da parte della Regione siciliana. E’ evidente che siamo rimasti soli mentre la tua stessa maggioranza ha deciso di voltare le spalle a Catania».
Ma l’assessore Falcone ha spiegato che «si è deciso, anche confrontandoci con le opposizioni, di presentare a stretto giro un Disegno di legge autonomo che verrà discusso con procedura accelerata e l’obiettivo di aiutare il Comune di Catania a restare in piedi».
Il provvedimento, una volta approvato dall’Ars, servirà a concedere un’anticipazione di cassa per fronteggiare spese e stipendi dell’ente, dice l’assessorato.