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Regione, è bagarre sul nuovo assessore

Regione, è bagarre sul nuovo assessore e il “caso Sicilia” torna sul tavolo di Renzi

Il presidente dell’Ars: «Se continua così meglio andare al voto»

Di Redazione |

PALERMO – È coincisa con la prima partecipazione in giunta del neo assessore Luisa Lantieri, la bagarre nella maggioranza che sostiene il Crocetta quater, con i “renziani” e Sicilia Futura che hanno stabilito di “congelare” la propria delegazione nell’esecutivo, a meno che non si tratti di affrontare questioni dirimenti, come quella di oggi che riguarda il destino di 24 mila forestali, che da stamattina presidiano Palazzo d’Orleans. Lantieri, nominata ieri, è esponente di Sicilia democratica, il suo ingresso in giunta viene osteggiato da Sicilia Futura, che continua a rivendicare “pari dignità” tra le forze alleate. Ma ci sono “mal di pancia” anche nel Pd dopo la fumata nera sul nuovo capogruppo dei democratici all’Assemblea regionale siciliana: e lo scontro interno al Pd tra “renziani” e area di sinistra è già oggetto di discussione al Nazareno a Roma, dove la direzione nazionale del partito guarda con attenzione al caso “Sicilia”.     Il clima è incandescente, con evidenti ripercussioni sui flebili equilibri del governo Crocetta, il quarto in tre anni, costituito appena pochi giorni fa. Davide Faraone, che guida i “renziani”, e l’ex ministro Totò Cardinale, capo di Sicilia Futura, hanno concordato – come detto – che gli assessori di riferimento parteciperanno alle riunioni di giunta solo quando si affronteranno le riforme e in casi eccezionali, come la questione, calda, dei forestali, all’ordine del giorno della seduta di questo pomeriggio.     Indicazione che imbarazza non poco gli assessori. Costretti a firmare una nota congiunta: «Riteniamo opportuno partecipare ai lavori della giunta per onorare le importanti questioni poste all’ordine del giorno, nell’interesse della Sicilia», dicono Anthony Barbagallo, Baldo Gucciardi, Alessandro Baccei e Vania Contrafatto. «Auspichiamo ovviamente – aggiungono – che venga recuperato il rapporto col governo nazionale, condizione imprescindibile per continuare positivamente questa esperienza».     Ma giovani turchi ed ex cuperliani, invece, stanno lavorando con Roma affinché il Nazareno intervenga in modo netto su Faraone, ritenuto destabilizzante, e qualcuno si spinge a ipotizzare persino una possibile richiesta di dimissioni dal governo del sottosegretario all’Istruzione.     In questo clima che sembra preludere a nuova crisi di governo, il tempi per approvare bilancio e finanziaria in Sicilia stringono e l’assessore regionale all’Economia scrive al Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta per chiedergli di convocare al più presto la Giunta per approvare ddl stabilità e bilancio.     Ma in questo momento per Crocetta i problemi sembrano essere altri, impegnato ancora una volta a tentare di ricucire gli strappi nella maggioranza che dovrebbe sostenere il suo governo e soprattutto fare qualcosa per una Sicilia che fa acqua da tutte le parti. «Basta con “l’annacarsi”, queste liti nei partiti e tra i partiti hanno stancato. A questo punto forse sarebbe meglio tornare a votare, anche in primavera», ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone commentando le nuove polemiche interne al governo regionale dopo la nomina dell’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri.     «Queste continue polemiche – prosegue Ardizzone – non fanno che condizionare il nostro lavoro. Ecco perchè ritengo che forse sarebbe meglio andare al voto». Proprio ieri, il presidente Ardizzone, durante l’Aula, aveva “strigliato” il governo regionale che non ha ancora depositato gli atti di bilancio e finanziaria. Ardizzone ha diffidato l’esecutivo a farlo al più presto.

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