Regione, Crocetta fa il bagno a dicembre
Regione, Crocetta fa il bagno a dicembre «La mia risposta a chi denigra la Sicilia»
Ma Ferrandelli: «L’Isola affonda e lui resta a galla»
TUSA (MESSINA) – «Una giornata bellissima, con un tuffo nel mare incontaminato di Tusa», nel Messinese. È la risposta del presidente della Regione Rosario Crocetta «a quanti parlano male della Sicilia, un’isola bellissima, la più bella del mondo e il suo popolo è straordinario. Abbiamo dei problemi, molti dei quali arrivano dal passato ma non voglio fare polemica con nessuno. Stiamo superando tutto: il Pil comincia a crescere e ci sono già alcuni piccoli segni di ripresa». «La cosa importante – sottolinea il governatore, che si è fatto fotografare sulla spiaggia in costume da bagno – è che ci sia un popolo unito, che si batte contro il malaffare e la corruzione per una Sicilia libera. Buon ponte dell’Immacolata a tutti».
Crocetta non fa alcun riferimento al cantautore Roberto Vecchioni, che nei giorni scorsi, a Palermo, aveva parlato di una «Sicilia di m… », suscitando un’aspra polemica e che oggi in una lettera aperta al Corriere della Sera ha spiegato meglio il suo pensiero: «La Sicilia è un’isola di merda se non si ribella – ha scritto -. Non la Sicilia è un’isola di merda. Lo è se non si ribella. Da questa professione d’amore i media hanno estrapolato solo il punto di odio più squallido».
Chi invece raccoglie la provocazione di Crocetta è Fabrizio Ferrandelli, l’ex deputato regionale del Pd, dimessosi a luglio in polemica con Crocetta e con il Partito democratico siciliano, che commentando le foto del presidente mentre fa il bagno a Tusa, scrive. «La Sicilia affonda ma lui è a galla. I siciliani sono in un mare di guai e lui nel mare di Tusa».
E le dichiarazioni del governatore non piacciono nemmeno al capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone: «Crocetta sbaglia ancora una volta. I problemi della Sicilia non sono da attribuire a chi ne parla male, quanto invece a chi ne è causa». Secondo Falcone «il presidente della Regione piuttosto che ergersi a paladino di una inutile, quanto ipocrita difesa della Sicilia dovrebbe pensare ad affrontare le tante emergenze che in questi tre anni, non solo non sono state risolte o attenuate, quanto, invece, si sono aggravate, con evidenti ricadute negative sia per i siciliani che per l’intera immagine della stessa Sicilia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA