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Regione, Baglieri assessora ai Rifiuti, fumata bianca (con qualche dubbio)

Di Giuseppe Bianca |

Palermo – Ormai mancano sole le firme sui decreti e l’ufficialità. Poi, probabilmente già da oggi, l’avvicendamento voluto dall’Udc siciliano tra Alberto Pierobon e Daniela Baglieri alla guida dell’assessorato “scomodo” dei Rifiuti di Viale Campania, finirà di vivere tra le indiscrezioni ostentate degli ultimi giorni per diventare cronaca politica. Una giornata lunga quella di ieri per il governatore siciliano Nello Musumeci divisa in due incontri, uno mattutino e uno pomeridiano con la delegazione del partito centrista capitana dal coordinatore politico Decio Terrana e da Mimmo Turano. Nella prima il presidente della Regione ha ascoltato le ragioni degli interlocutori, ma non ha dato alcun via libera all’operazione. Un modo forse per prendere tempo in vista del pronunciamento del Tar previsto per domani sul ricorso relativo alla quota rosa, o una ulteriore riflessione sull’opportunità di imbarcare un ex crocettiana, già presidente della Sac.

A fine mattinata, a fare da spartiacque ai due incontri è arrivata la nota a firma del capogruppo dell’Udc Eleonora Lo Curto che metteva nel mirino «narrazioni fantapolitiche», un modo in fondo per ribadire che «alla richiesta del Presidente della Regione di indicare una donna in sostituzione dell’assessore Pierobon, abbiamo risposto con due nomi di assoluto e indiscusso valore. Ester Bonafede e Daniela Baglieri». Il secondo tempo della partita, per evitare il ricorso ai tempi supplementari, ha avuto luogo nel pomeriggio ed è servito alla delegazione centrista riporposta nella stessa formazione della mattina per disinnescare una volta e per tutte l’Opa ostile all’interno dell’Udc che Luigi Genovese ha condotto nelle ultime settimane provando a strappare il nome giusto da piazzare in giunta. Gli esponenti dello scudo crociato hanno rappresentato infatti a Musumeci l’esigenza di una loro presenza all’interno di equilibri destinati sempre più a un allargamento della base iniziale.

Alla fine infatti, nella più improbabile delle coincidenze la scena che racchiude la giornata di ieri riguarda Terrana e Turano davanti a Palazzo d’Orleans con Nicola D’Agostino ed Edy Tamajo, i due alfiri di Italia Viva, già in passato esponenti di Sicilia Futura. Un finale annunciato che dovrebbe fare da ricostituente alla maggioranza asfittica del centrodestra all’Ars.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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