Il dibattito
Regione, l’Ars ha approvato la Finanziaria: dopo 21 anni prima volta senza esercizio provvisorio
Ma Governo nella notte va sotto quattro volte col voto segreto
L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge di stabilità per il 2024. Voti favorevoli 39, contrari 23. La seduta è stata sospesa per consentire al governo di riunirsi per approvare la modifica del bilancio, poi si ritornerà in aula per la votazione del documento contabile. Nella notte il governo e la maggioranza sono stati battuti per quattro volte con il voto segreto.
Dopo l’ok al disegno di legge di stabilità, l’Ars ha approvato anche il bilancio della Regione e il disegno di legge stralcio con le norme del maxi emendamento, entrambi col voto contrario delle opposizioni.
Dopo 21 anni prima volta senza esercizio provvisorio
Dopo 21 anni consecutivi di esercizi provvisori, la Regione siciliana può cominciare il nuovo anno con il bilancio approvato nei termini di legge. L’Assemblea regionale siciliana ha votato la manovra finanziaria, dopo una maratona finale di 24 ore, cominciata ieri alle 10. Dopo tanti anni, inoltre, le norme di spesa sono finanziate con fondi regionali per oltre un miliardo di euro, senza fare ricorso a risorse extra regionali.«Ringrazio tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, la minoranza è stata leale e corretta nel rispetto dei tempi ed è un bellissimo segnale – ha detto il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno – Ringrazio gli uffici, rimasti con noi per 24 ore di fila. Ringrazio la maggioranza, grazie alla sua disponibilità è stata trovata la sintesi».Intervenendo in aula, a fine seduta, l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone (Fi), artefice della manovra assieme al collega con la delega ai rapporti col Parlamento Luca Sammartino (Lega), ha reso omaggio al lavoro fatto dall’Assemblea e in particolare alla Presidenza e alla commissione Bilancio. «Abbiamo messo i conti in sicurezza e abbiamo fatto una spesa equilibrata, abbiamo una legge di stabilità seria e solida anche grazie all’opposizione», ha aggiunto Falcone.
Schifani: «Ok a manovra senza esercizio provvisorio grande risultato per il governo»
«L’approvazione della legge di Stabilità e del Bilancio senza fare ricorso all’esercizio provvisorio per la prima volta dopo moltissimi anni – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – rappresenta un grande risultato per il governo regionale che si era prefissato questo obiettivo, ma anche per il Parlamento siciliano che ne ha compreso l’urgenza e l’importanza. Rivolgo pertanto il mio ringraziamento innanzitutto all’assessore all’Economia, Marco Falcone, persona di grande competenza e lealtà che ha lavorato con impegno e senza sosta, fin dall’insediamento, per arrivare a questo obiettivo. Un grazie anche al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, per l’opera continua di mediazione e per l’autorevolezza dimostrata nel suo ruolo. Un apprezzamento ai deputati di maggioranza per il lavoro svolto con grande senso delle istituzioni e ai partiti di opposizione per il senso di responsabilità dimostrato. La coalizione che sostiene il governo – prosegue Schifani – ha dato ancora una volta dimostrazione di compattezza e di solidità. Voglio sottolineare in ogni caso che evitare l’esercizio provvisorio non era un’impuntatura mia e del mio governo, ma un’esigenza sottolineata anche dal mondo delle imprese per liberare risorse certe in tempi celeri per lo sviluppo della nostra economia. Abbiamo dato un importante segnale di efficienza ai siciliani e dimostrato una sintonia con le realtà produttive che va portata avanti per il bene della nostra Isola. Con questa Finanziaria abbiamo dato risposte agli enti locali, alle fasce sociali più deboli e varato misure per la salvaguardia del nostro territorio».
Il maxiemendamento
La seduta era ricominciata all’1.35 dopo 15 ore trascorse tra colloqui, riunioni e trattative sul maxi emendamento alla finanziaria. Ma in aula è partito subito lo scontro. Le opposizioni hanno insistito per la riscrittura dell’articolo contestando alcune norme, ma governo e maggioranza hanno tenuto, forti dei numeri, superando anche il voto segreto chiesto comma per comma dalla minoranza, in particolare da Antonello Cracolici del Pd. Dopo circa tre ore e mezzo, l’Ars ha approvato l’articolo.
Il governo ha impattato contro il voto segreto solo in quattro votazioni, cadendo su emendamenti dell’opposizione. E’ stata soppressa la norma per le risorse al comune di Cerda (un milione di euro), è stato aumentato a tre milioni di euro lo stanziamento per i Comuni in sofferenza per i flussi migratori con l’inserimento anche di Trapani, Ragusa, Porto Palo di Capo Passero e Lampedusa (in aggiunta a a Pantelleria, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle); passa l’obbligo per gli enti locali di restituire i fondi se non rispettano le forme di democrazia partecipata, disco rosso ai fondi per Monreale (Palermo) e Caltagirone (Catania).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA