PALERMO – «Domani depositeremo al Tar di Palermo due ricorsi, uno io, l’altro Micari. Ci sono dei precedenti della giurisprudenza; comunque ci rimettiamo alla decisione del Giudice». Così il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, escluso dalle regionali in Sicilia perché la commissione elettorale circoscrizionale di Messina ha ricusato la lista ‘Micari presidente-Arcipelago Sicilia’, dove il governatore era capolista. Crocetta aveva deciso di presentarsi solo a Messina e in nessun altro collegio.
«Sono dispiaciuto – dice il governatore – anche se non avevo l’ansia di andare a fare il deputato regionale, però è evidente che quanto accaduto danneggia la coalizione. Non ci voleva, dopo tutti i sacrifici che ho fatto».
Per Crocetta la lista avrebbe potuto contare su «35 mila preferenze», mentre sul rischio di non superare lo sbarramento del 5% previsto dalla legge elettorale siciliana per eleggere parlamentari all’Ars, dice: «Faremo una battaglia per il 5%, ci possiamo arrivare». «Tenteremo di incrementare la campagna elettorale – aggiunge – nei collegi dove siamo presenti».
Giovanni Di Salvo, coordinatore del Comitato elettorale di Fabrizio Micari ha spiegato invece che è stato «dato mandato ad un pool di avvocati affinchè venga predisposto il ricorso per la riammissione della lista “Micari Presidente” nel collegio di Messina per poter competere ad armi pari con gli altri schieramenti. Riteniamo di avere in nostro possesso elementi utili per l’accoglimento del ricorso».
«La lista – ha aggiunto – non andava esclusa alle 16 il nostro delegato era regolarmente in Tribunale per depositarla. Mi dicono che nella fretta avessero sbagliato cartella e che uno dei delegati si sia recato in macchina per recuperare il resto dei documenti. Non c’è stato nulla di grave, al massimo era necessaria integrazione. Siamo fiduciosi che tutto si possa aggiustare». Hanno depositato invece oggi invece il ricorso all’ufficio elettorale del tribunale di Messina gli esponenti della lista «Noi siciliani», anche loro esclusi.