«Siamo pronti a individuare un candidato anche se si dovesse votare la settimana prossima». Così il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha risposto alla domanda di un giornalista circa l’ipotesi di dimissioni anticipate da parte del Governatore Nello Musumeci per consentire l’election day tra Regionali e Politiche. Il riferimento è alla spaccatura all’interno della coalizione di centrodestra con la ricandidatura dell’uscente Musumeci, sostenuto da Fratelli d’Italia, contestata invace da Forza Italia e Lega.
Miccichè ha ribadito il nome dell’ex ministro Stefania Prestigiacomo per la Presidenza della Regione, ma ha anche aggiunto di essere pronto a ragionare su altre candidature come ad esempio quella del parlamentare leghista Alessandro Pagano.
«Non ci sono veti nei confronti di nessuno – ha sottolineato il presidente dell’Ars – sediamoci attorno a un tavolo e parliamone».
«Sono stato fortunato, e ringrazio il rapporto di amicizia che mi lega al presidente Silvio Berlusconi, colui che mi ha fatto fare una carriera fantastica, gli devo tutto, sia dal punto di vista lavorativo in Mediaset sia in politica». Lo ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè nel corso della cerimonia del ventaglio a Palazzo reale. «Dopo il 61 a 0, – ha ricordato Miccichè – Berlusconi mi disse: che ministero mi lasci libero per trattare con i miei alleati?». Ancora non mi sentivo pronto di fare il ministro, ho preferito fare il viceministro e occuparmi di Sud. Poi, con il tempo, sono diventato ministro. Il mio futuro? Voglio dedicarmi alla famiglia, agli amici, alla politica seria e dedicarmi a tutto quello che mi piace».
Miccichè ha poi fatto riferimento alle «aggressioni micidiali» nei suoi confronti da parte degli assessori e dei presidenti di commissione di Forza Italia: «senza l’intervento di Licia Ronzulli e il sostegno di Berlusconi non ne sarei venuto fuori».