La reazione
Processo Open Arms, Don Bosco 2000: «Rispettiamo la sentenza, ma siamo delusi»
«Lasciare che persone muoiano in mare - ha detto il presidente dell'associazione - non è solo una questione legale, ma un dramma umano.»
«Rispettiamo quanto stabilito dai giudici, ma non possiamo nascondere la nostra delusione. Da oggi, questa sentenza rischia di legittimare l’abbandono di vite umane in mare, vite che appartengono a migranti in cerca di speranza e dignità». Lo ha dichiarato Agostino Sella, presidente dell’associazione Don Bosco 2000, sull’assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open arms a Palermo.«Lasciare che persone muoiano in mare – ha aggiunto – non è solo una questione legale, ma un dramma umano. Questa decisione, pur legittima sul piano giuridico, ci addolora profondamente perché sembra giustificare l’indifferenza verso chi lotta per sopravvivere».
L’associazione, che ha sede ad Piazza Armerina (Enna) sottolinea l’importanza di «mettere la dignità umana e il diritto alla vita al centro delle politiche migratorie». «Ogni vita – ha sottolineato Sella – ha valore, e nessuna legge o decisione politica dovrebbe oscurare questo principio fondamentale. Chiediamo alle istituzioni e alla società civile di riflettere sulle conseguenze di questa sentenza e di impegnarsi per un futuro che ponga al centro l’umanità, la solidarietà e il rispetto dei diritti».
Il presidente Don Bosco 2000 ha rinnovato «l’appello a favore di politiche migratorie più umane, in grado di salvaguardare la vita di chi fugge da guerre, povertà e persecuzioni» è ha auspicato che questa vicenda sia «un’occasione per riaffermare i valori della giustizia sociale e dell’inclusione, fondamentali per una società più giusta».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA